di Stefano Pezzola
Siamo passati da: “boicottiamo Amazon per salvare il negozietto sotto casa“, a: “morte al negozietto sotto casa che non accetta i pagamenti con il pos“.
Poi è arrivato Matteo Salvini a sentenziare: “Chi paga il caffè con la carta di credito è un rompipalle“.
Ho dato sempre relativa importanza alla diatriba “contanti contro Pos” poiché molto semplicemente in tasca ho sempre un bancomat e qualche banconota ed ogni volta decido con serenità e senza particolari patemi d’animo come pagare le mie spese.
Pensa che anche Amazon.it offre una nuova modalità di pagamento che ti consente di pagare in contanti i tuoi ordini presso un punto vendita Western Union aderente vicino a te senza alcun costo aggiuntivo.
Dopo il pagamento in contanti, l’ordine verrà spedito all’indirizzo indicato al momento della conferma dell’ordine su Amazon.it.
Pagando con le monete e le banconote ti liberi dall’obbligo di saldare al venditore il prezzo dei beni o dei servizi che hai acquistato.
Questa caratteristica si chiama “potere liberatorio” ed è attribuita dalla legge.
Per questo motivo si parla di “moneta a corso legale” e nessuno la può rifiutare al momento del pagamento.
Nella logica del Dīvĭdĕ et ĭmpĕrā ecco arrivare un nuovo strumento mediatico per creare divisione tra i cittadini.
Prima c’era la pandemia.
Poi i vaccini.
Ed ancora la guerra in Ucraina.
Adesso arriva contante vs pos.
Ancora una volta ci troviamo di fronte a una scelta di libertà.
Da una parte c’è che vuole aumentare le opzioni a nostra scelta, dall’altra chi vuole comprimere la nostra esistenza fino a costringerla ad agire nell’unico e controllabile modo possibile e accreditato.
“Non ridere alle battute di chi prende in giro la gente, poiché sarai detestato da coloro che vengono presi in giro“.