“Il Pd ha l’abitudine di personalizzare spesso il confronto politico con questo o quell’amministratore. Voglio rassicurare i dem che a Palazzo delle Laudi c’è una squadra che lavora in perfetta sintonia di intenti e prende decisioni a tutela della comunità”.
Così Alessandro Rivi, assessore al bilancio, in merito ad una delle questioni affrontate nella recente seduta del consiglio comunale, quella dell’esercizio dell’opzione di non applicazione da parte del Comune di Sansepolcro della misura varata dal Governo Meloni per l’annullamento dei debiti fino a 1000 euro relativi alla cartelle esattoriali dal 2000 al 2015.
“Un’opzione perfettamente consentita” spiega l’assessore Rivi “dato che era stata lasciata libertà di scelta da parte dei Comuni sull’argomento. Ci siamo riuniti, abbiamo discusso ed esaminato i dati finanziari in nostro possesso. Per poi arrivare alla non applicazione della misura. Questo perché innanzitutto, e al di là di qualsiasi appartenenza politica o partitica, nel nostro ruolo di amministratori abbiamo per prima cosa a cuore l’interesse della collettività”.
“Tirare fuori le campagne elettorali di Matteo Salvini come fa il Pd” continua l’assessore “è sterile e fuorviante, perché ripeto intanto era stata lasciata dallo stesso Governo nazionale libertà di scelta. Soluzione che testimonia quanto, nel Centrodestra, esistano ancora la libertà di pensiero e di strategia amministrativa delegata dal centro alle periferie istituzionali”.
“Quanto alle riflessioni che fa il Pd in merito al senso etico di certi comportamenti” conclude Alessandro Rivi “non accettiamo lezioni da parte dei dem su questo argomento. L’applicazione dei cosiddetti condoni appartiene all’intero arco costituzionale nella storia della Repubblica, non sono prerogativa di una sola parte politica. Durante l’esperienza dei governi di centrosinistra dal 2013 al 2018 infatti anche il Pd e i suoi alleati si sono affidati a questa scelta, prima con Renzi poi con Gentiloni, senza dimenticare il condono edilizio voluto in Campania dal governatore De Luca”.