Sanità, la Valtiberina chiede la piena disponibilità del dottor Luatti

Dall’inizio dello scorso luglio, il direttore del Distretto della Valtiberina toscana, Dot. Giampiero Luatti, su nomina della Direzione Generale dell’azienda Usl Toscana Sud est, ha assunto temporaneamente l’incarico di dirigere anche il distretto della zona aretina.

Ciò era già accaduto in passato durante la direzione del Dot. Antonio D’urso. Come allora la nostra zona, che in questa occasione non è stata né coinvolta, né informata preventivamente della decisione della Usl, ha dimostrato disponibilità e spirito di collaborazione.

Il presidente della conferenza integrata Fabrizio Innocenti, chiede a nome dei sindaci della Valtiberina che venga posto un termine all’incarico perché il Dot. Luatti con la sua attività rivolta solo alla Valtiberina possa portare a termine il mandato che nel marzo scorso gli hanno rinnovato per tre anni i sindaci della zona.

La decisione di confermarlo fu unanime e convinta, motivata dall’ottimo lavoro da lui svolto nel distretto di zona che oggi è stato ricostituito in tutte le sue unità funzionali e gode di una reale autonomia. L’accorpamento con Arezzo e il Casentino, deciso nel 2017 dalla Regione Toscana ne aveva ridotto notevolmente funzionalità ed efficacia.

L’opera del Dot. Luatti è oggi più che mai necessaria, sostengono i sindaci, vista la prossima scadenza del completamento strutturale della Casa di Comunità e della nuova e complessa organizzazione che il suo avvio comporterà.

Il territorio della Valtiberina che presenta situazioni di grave difficoltà, per garantire anche ai comuni più periferici montani i servizi sanitari essenziali, deve poter contare sull’attività quotidiana e intensa, sulla conoscenza del territorio e sull’esperienza in loco di chi dirige il distretto, si rischierebbe altrimenti di tornare indietro e compromettere la soddisfazione dei bisogni sanitari primari della popolazione.

Il presidente della conferenza dei sindaci della Valtiberina osserva inoltre che già la direzione locale del proprio ospedale è stata affidata all’inizio del 2025 ad altro responsabile che deve affrontare le criticità di alcuni reparti, Innocenti si riferisce in particolare alla grave carenza di personale medico dell’unità di Medicina Interna da più di 5 anni ormai e che vede il proprio organico ridotto a sole due unità.

I sindaci fanno dunque affidamento sulla responsabilità dei vertici politici e tecnici dell’Amministrazione sanitaria che in tutte le occasioni (convegni, incontri, atti di programmazione) ribadiscono di avere fra gli obiettivi primari quello di garantire i servizi primari nelle cosiddette aree interne della toscana.