Nel pomeriggio di oggi i Vigili del Fuoco di Arezzo hanno concluso le operazioni di recupero dei resti delle vittime del tragico incidente aereo avvenuto domenica scorsa nel territorio del Comune di Badia Tedalda, in provincia di Arezzo.
Le operazioni si sono svolte in una zona particolarmente impervia dell’Alpe della Luna, al confine tra Toscana e Marche, dove l’elicottero era precipitato.
L’intervento è stato eseguito dal nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) del Comando di Arezzo, che per raggiungere il luogo dell’incidente si è avvalso dell’elicottero Drago 125, con il supporto del personale dei reparti volo dei Vigili del Fuoco di Cecina e Arezzo.
Le salme di Mario Paglicci, imprenditore orafo aretino, e di Fulvio Casini di Sinalunga (Siena) sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre l’intera area dell’incidente resta sotto sequestro per consentire gli accertamenti.
Le operazioni di recupero del relitto saranno invece effettuate nei prossimi giorni, su disposizione della Procura di Arezzo.
Intanto, Arezzo e Siena si stringono nel cordoglio per la perdita dei due uomini, uniti da una profonda amicizia e dalla passione per il volo.
La nipote di Mario Paglicci, Alessandra, ha ricordato con grande emozione lo zio in un messaggio diffuso ieri all’Adnkronos:
«Lo zio Mario è scomparso con il suo sogno: il suo amato elicottero. Adorava volare sempre più in alto nella vita e nel lavoro. È stato un maestro di vita. È ora nostro dovere morale proseguire a volare e sognare con lui».
La nipote ha aggiunto un ricordo commosso e carico di affetto:
«Ha affrontato la vita con forza e ottimismo, lasciandoci un ultimo messaggio tramite un video in cui sorrideva all’interno del suo elicottero con il pollice alzato. Ci ha lasciato con il sorriso e l’ottimismo che solo un grande imprenditore può possedere».








