Oida orchestra instabile di Arezzo: c’è tempo fino al 7 settembre per votare il vincitore del concorso “Il primo giorno”

Ancora due settimane di votazioni online sulla pagina facebook di “Oida orchestra instabile di Arezzo” per votare fino al 7 settembre il vincitore del concorso “Il primo giorno” organizzato da Oida e Simone Cristicchi. Già arrivati più di 8.000 like e oltre 26.000 visualizzazioni dei video in finale.

 

Hanno risposto da Milano a Palermo alla competizione lanciata in rete: più di 40 musicisti tra 16 e 25 anni hanno inviato la loro proposta musicale per accompagnare la poesia inedita di Simone Cristicchi “Il primo giorno del mondo nuovo”, scritta durante il lockdown e al centro del concorso che ha catalizzato attenzione e energie da tutta Italia.

 

Una giuria di esperti ha valutato le opere arrivate e ha definito la lista delle migliori 10 che adesso sono ascoltabili sul canale facebook di Oida. Guidata dal M° Valter Sivilotti, direttore d’orchestra di grande fama e spessore che lavora con molti grandi nomi della musica italiana, la commissione ha ascoltato con piacere tutte le opere ricevute registrando in generale un buon livello di qualità.

 

Adesso la fase finale lascia al voto “popolare” la decisione per il vincitore. I finalisti sono: Giuseppe Alaimo (Gangi, PA), ­Gabriele Badagliacca (Rovigo), Francesco Barbucci (Siena), Elena Bou Chahine (Roma), Filippo Costa (Genzano di Roma), Leonardo Evangelisti (Arezzo), Fabio Marchesi (Arezzo), Francesco Mencarini (Loro Ciuffenna, AR), Eleonora Petta (Isernia), Lorenzo Pizza (Montella, AV).

 

In palio l’arrangiamento del pezzo vincitore a cura del M° Sivilotti e l’esecuzione del brano durante il prossimo concerto di Oida orchestra instabile di Arezzo con Simone Cristicchi (data da definire). Per votare: https://www.facebook.com/OrchestraInstabilediArezzo

 

Oida è un’orchestra sui generis: associazione di associazioni con sede e origine ad Arezzo è nata 4 anni fa dalla decisione di mettere insieme realtà artistiche non solo musicali in nome dell’universalità del linguaggio musicale e culturale. Lo sforzo di affinare espressioni e sensibilità ha prodotto un’orchestra che si nuove tra classico e pop, tra musica e danza, sempre nel confine tra generi e linguaggi.