L’episodio denunciato dall’associazione Collettivae, che sarebbe avvenuto al Punto Prelievi dell’ospedale San Donato nella giornata di sabato, viene commentato anche dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche con una dichiarazione del suo Presidente Giovanni Grasso.
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“Qualora fosse confermata la veridicità di quanto viene segnalato dall’associazione Collettivae e e se l’autore del gesto fosse un infermiere iscritto a OPI Arezzo – afferma il Presidente Grasso -, applicheremo la legge. In questi casi, infatti, il Consiglio Direttivo dell’OPI, d’ufficio o su segnalazione del Prefetto o del Procuratore della Repubblica, inizia e porta a termine i procedimenti disciplinari secondo le modalità dettate nel D.P.R. 221/1950 nei confronti dei sanitari che si rendano colpevoli di abusi o mancanze nell’esercizio della professione o, comunque, colpevoli di fatti disdicevoli al decoro professionale.
Le sanzioni disciplinari che possono essere comminate sono la sospensione dall’esercizio della professione per la durata da uno a sei mesi e la radiazione dall’Albo. Rimaniamo in attesa dell’indagine interna alla Ausl Toscana Sudest, e della denuncia della persona lesa”, conclude la nota dell’OPI di Arezzo.