Dal 7 dicembre al 30 marzo grandi protagonisti dello spettacolo dal vivo per un’offerta che si diversifica per tematiche e proposte artistiche: Ambra Angiolini e Arianna Scommegna, il quartetto d’archi ORT Florentia, Eros Pagni, Ottavia Piccolo, Mario Perrotta, Chiara Francini, Giorgio Pasotti, sono alcuni dei protagonisti che calcheranno il palcoscenico del Teatro Dante.
Un viaggio culturale fortemente legato all’oggi, alle difficoltà relazionali e sociali che pongono l’individuo davanti ai propri limiti e alle proprie sfide, in un connubio efficace fra presente e rilettura di testi ed emblemi del passato nella stagione 2021/2022 del Teatro Dante di Sansepolcro, frutto della collaborazione tra Amministrazione comunale e Fondazione Toscana Spettacolo onlus.
“Tra gli eventi culturali quello del Teatro è tra i più attesi dalla nostra comunità – dichiara il sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti – Per l’Amministrazione comunale la Cultura rappresenta il centro della ripresa, quindi, sono lieto della ripartenza di uno dei settori più duramente colpiti dalle restrizioni anti Covid”.
“Dopo il lungo silenzio imposto dalle restrizioni per la pandemia, siamo pronti a ripartire con la Stagione Teatrale, un’attività culturale di grande valore che il Comune di Sansepolcro organizza da anni con Fondazione Toscana Spettacolo – afferma l’assessora comunale alla Cultura, Francesca Mercati – Sono sicura che il cartellone, vario e di spessore nel solco della tradizione, sarà di gradimento ad un pubblico sempre numeroso ed interessato, che nelle 7 pièces in programma potrà finalmente rivivere il gusto unico dello spettacolo dal vivo”.
“Un teatro fortemente radicato nel suo territorio che riesce a condividere con il suo pubblico occasioni di arricchimento e riflessione anche attraverso la rilettura di grandi classici o grandi commedie, sempre però aggiungendo contributi e proposte che abbiano con la dialettica del presente uno scambio e un legame – dichiara la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti – L’apertura della stagione del Teatro Dante, dedicata ad un tema come quello del bullismo ci pone tutti di fronte ad un fenomeno da affrontare innanzitutto attraverso il dialogo e la condivisione. Così come il testo di Massini su Cosa Nostra raccontata ai bambini è un invito a ripartire dai fondamentali, dalle cose semplici dette però ad alta voce e insieme, come solo il teatro sa fare”.
“La vivacità di una stagione la si percepisce non solo dai titoli in cartellone ma anche da come questi cerchino nella loro organicità di alzare l’asticella del contributo culturale sul territorio – afferma il direttore di Fondazione Toscana Spettacolo onlus Patrizia Coletta – Ecco allora che con il cartellone 2021/22 del Teatro di Sansepolcro il pubblico avrà la possibilità di spaziare tra generi, tematiche, sinergie e riletture che daranno davvero sostanza ad una ripartenza tanto attesa e voluta quanto articolata nella proposta messa in campo da Fondazione Toscana Spettacolo con l’Amministrazione comunale. I grandi nomi del teatro italiano ma anche giovani drammaturghi internazionali, la musica come viaggio attraverso compositori e paesi, fino ai personaggi ed autori classici che vengono attualizzati nelle loro umane condizioni e nei loro intimi dilemmi. Un programma che richiamerà l’attenzione del pubblico riconquistando quel senso di comunità di cui anche la cultura ha bisogno”.
Confermate le iniziative di promozione: Carta dello Spettatore FTS, che offre vantaggi come il biglietto ridotto in tutti i teatri del circuito, eccetto quello in cui viene sottoscritta; Carta studente della Toscana, biglietto a 8 euro per gli studenti universitari in possesso della carta; Buon compleanno a teatro, che regala il biglietto nel giorno del compleanno; Biglietto sospeso, che consente di offrire uno spettacolo a chi vive un momento di difficoltà; per i soci Coop è attiva la promozione 1000 punti mille emozioni, info e adesioni presso i punti vendita Unicoop Firenze; Diventa storyteller, per pubblicare le proprie recensioni e commenti alla serata sul sito toscanaspettacolo.it.
Ad aprire la stagione, martedì 7 dicembre (ore 21, come per tutti gli spettacoli), IL NODO di Johnna Adams, con Ambra Angiolini e Arianna Scommegna. In un’aula di una scuola pubblica è l’ora di ricevimento per un’insegnante di una quinta elementare. La maestra è tesa, ha la testa altrove, in attesa di una telefonata che non arriva mai. Al colloquio si presenta inaspettatamente la madre di un suo allievo che alcuni giorni prima è stato sospeso ed è tornato a casa pieno di lividi. È stato vittima di bullismo o forse lui stesso è stato un molestatore. L’unico obiettivo del difficile dialogo è sciogliere il nodo e cercare la verità. Un confronto durissimo tra due donne, che potrà dare un senso al loro dolore, allo smarrimento e al reciproco, soffocante, senso di colpa. Il debutto sulle scene italiane di una giovane e già acclamata drammaturga americana con un testo di grande impatto emotivo.
Martedì 14 dicembre si parte per il viaggio musicale di INCONTRI LATINI. Il quartetto d’archi ORT Florentia ci guida in un percorso che inizia nella Lucca di Luigi Boccherini – tra i maggiori rappresentanti di musica strumentale del Classicismo – che nel 1786 si trasferì a Madrid. Seguiamo le sue orme e ci spostiamo in Spagna, dove troviamo i numerosi lavori alla chitarra flamenca di Joaquin Turina, esponente della nuova scuola musicale spagnola del ‘900. Dalla Spagna attraversiamo l’oceano, direzione Rio de Janeiro, e ci imbattiamo nel brasiliano Heitor Villa-Lobos. Dal Brasile all’Argentina, pronti a gustarci le sonorità tanghere di Carlos Gardel e Astor Piazzolla. E proprio con Piazzolla che torniamo in Italia, alle origini materne del compositore argentino, nella stessa provincia di Lucca, dove il nostro viaggio ha avuto inizio.
A seguire, martedì 11 gennaio, in una scena costruita con videoproiezioni che saranno parte integrante della drammaturgia, Eros Pagni dà corpo e voce a una delle figure più emblematiche de I Promessi Sposi, ne LA NOTTE DELL’INNOMINATO in cui Lucia, preda della disperazione, pronuncia il voto di verginità alla Madonna, mentre l’uomo vive l’angoscia e i rimorsi, assillato da scrupoli mai provati.
Mercoledì 2 febbraio arriva COSA NOSTRA SPIEGATA AI BAMBINI di Stefano Massini. Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi in scena con le parole di Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce. Se riuscissimo a spiegare Cosa Nostra come ai bambini, tutto sarebbe diverso. Eppure le parole più semplici, a volte, sono quelle più difficili da trovare, quelle che solo il teatro riesce a dire.
Mercoledì 2 marzo, IN NOME DEL PADRE di e con Mario Perrotta che indaga sul presente, per scoprire quanto profonda e duratura è la mutazione delle famiglie millennials e quanto di universale, eterno, resta ancora. Primo spettacolo della trilogia In nome del padre, della madre, dei figli.
Martedì 15 marzo con Chiara Francini e Alessandro Federico: COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA di Dario Fo e Franca Rame porta in scena la psicologia maschile e la relativa insofferenza al concetto di monogamia. Rappresenta uno degli spettacoli più popolari degli anni ottanta in Italia. In Germania ha riscosso un tale successo da essere proposta in ben 30 teatri contemporaneamente.
La stagione si chiude, mercoledì 30 marzo, all’insegna di Shakespeare, con Giorgio Pasotti e Mariangela D’Abbraccio in HAMLET, per la regia di Francesco Tavassi. In tutto il panorama di personaggi Shakespeariani non esiste un eroe più moderno di Amleto: un personaggio dalla psiche profonda e complessa, diversi secoli prima della nascita della psicanalisi. La sua battaglia, prima ancora che col mondo esterno, è interiore e quindi attuale. Amleto è un personaggio dei giorni nostri. Un uomo in attesa di un evento che lo strappi alla sua condizione e lo faccia ripartire.