Dopo la festa molto sentita della Madonna dei Lumi, nella giornata di mercoledì 8 settembre, a tenere viva Pieve Santo Stefano sarà subito dopo un altro gradito ritorno: quello della cronoscalata automobilistica “Lo Spino”, giunta alla 48ª edizione.
Una settimana piena, quindi, nella quale i pievani torneranno a respirare aria di normalità, senza dimenticare la “mano” del Covid-19, che per esempio impedirà agli appassionati di
sistemarsi lungo le serpentine del percorso, il che non è poco.
Per il resto, da venerdì a domenica prossimi saranno i motori a farla da padroni, tanto più che la salita di Pieve ha recuperato la titolarità di tappa del Trofeo Italiano Velocità Montagna per le auto moderne. Ma anche le storiche la faranno da comprimarie, con la validità per il Trofeo Toscano Velocità Montagna e il Challenge Salita Piloti Autostoriche che costituiranno degli stimoli in più.
Non solo: proprio al pilota che si aggiudicherà l’assoluto fra le vetture d’epoca, andrà la prima edizione del trofeo intitolato al compianto Uberto Bonucci, il senese pluricampione
italiano ed europeo della specialità – morto nel settembre del 2020 a soli 68 anni, a causa di un male incurabile – che da queste parti era assai più di un illustre concorrente. Allo Spino aveva esordito nel 1976 con una A112, poi con il passaggio all’Osella Pa 9/90 Bmw aveva realizzato l’assoluto nel 2016, più un altro fra le storiche nel 2011 e un secondo posto nel 2019.
Il rapporto di amicizia con la comunità di Pieve era tale che la Pro Spino Team lo aveva nominato suo socio onorario: più volte, Bonucci era venuto alle iniziative organizzate dall’associazione e chiamava affettuosamente “Spinotti” i suoi componenti. Più di una
volta, l’Osella di Bonucci è stata utilizzata per il manifesto ufficiale della gara.
Per ciò che riguarda gli altri riconoscimenti, al primo assoluto fra le moderne andrà il trofeo Tratos e al miglior Under 25 quello messo in palio dalla Bs Lubrificanti di Sansepolcro. Intanto, lunedì scorso la Provincia di Arezzo ha steso un altro manto di asfalto in uno fra i punti più delicati in prossimità dell’arrivo, creando condizioni decisamente migliori anche a livello di sicurezza lungo i 6 chilometri del tracciato.
Le iscrizioni stanno arrivando sia su un versante che sull’altro (parliamo ancora di storiche e di moderne) e fra oggi e domani è atteso il rush finale, dal momento che ieri a Pedavena, in Veneto, si è corso per il tricolore.
Comunque sia, dopo due anni e quasi tre mesi l’attesa sta per terminare: sabato 11 per le prove e domenica 12 per le due manche di gara, “Lo Spino” riaccenderà la passione lungo quella provinciale 208 che un vecchio pilota, Carlo Benelli detto “Riccardone”, aveva ribattezzato come un “autodromo naturale attaccato alla montagna”.