SANSEPOLCRO – E’ organizzato per il 23, 24 e 25 settembre, in occasione del V centenario dell’ istituzione della diocesi di Sansepolcro e del passaggio di Sestino alla Repubblica di Firenze, un convegno dal titolo “Politica, economia, società tra Alta Valle del Tevere e Montefeltro (secoli XV-XVI)”. L’evento avrebbe dovuto tenersi nel settembre 2020, anno del Cinquecentenario, ma la situazione Covid non lo ha permesso. La macchina organizzativa quindi non si è fermata e la tre giorni si snoderà adesso tra Sansepolcro, Città di Castello e Sestino.
Si tratta di un convegno internazionale ad alto spessore culturale che offre l’occasione di approfondire la conoscenza della storia del periodo tra ’400 e ’500, fondamentale per la comprensione dell’attuale assetto territoriale-amministrativo dell’area tra Toscana, Umbria e Romagna.
Domani, giovedì 23 settembre il convegno prenderà il via a Sansepolcro, nella Sala Consiliare; venerdì si sposterà nella sala comunale di Sestino mentre la conclusione è in programma a Città di Castello sabato nella sala conferenze “Spazio 42” della Biblioteca comunale.
L’evento è organizzato dalla Deputazione di Storia Patria per la Toscana e dalla Deputazione umbra, in collaborazione con il Comune di Sansepolcro, Sestino, Città di Castello, Centro Studi “Mario Pancrazi”, Associazione Storica dell’Alta Valle del Tevere e Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio.
Il convegno consente di riportare l’attenzione su un aspetto molto importante della storia e sul percorso che ha portato all’istituzione di una diocesi autonoma a Sansepolcro, condizione necessaria per essere riconosciuti come una vera e propria città. Questo sancì l’importanza di Sansepolcro, aumentando il prestigio di un territorio che dal quel momento ha potuto essere equiparato agli altri centri della Toscana e dell’Italia centrale.
“Questi momenti di riflessione, di studio e di ricordo sono occasione per stimolare i cittadini a porsi in maniera attiva all’interno della comunità – sottolinea l’amministrazione comunale – Rappresentano inoltre la spinta per valorizzare pienamente il nostro patrimonio storico e culturale su cui si forgia l’identità di questo territorio”.