“L’impatto della vaccinazione sulla trasmissibilità di Sars-CoV-2 necessita ancora di chiarimenti. Uno studio prospettico di coorte nel Regno Unito per quanto riguarda la trasmissione di Sars-CoV-2 tra individui non vaccinati e vaccinati fornisce informazioni da prendere in considerazione nello stabilire le politiche di vaccinazione. Questo studio ha mostrato che l’impatto della vaccinazione sulla trasmissione del Sars-CoV-2 e delle sue varianti non sembra essere significativamente diverso da quello tra persone non vaccinate”. A pubblicare lo studio è la rivista scientifica The Lancet con un articolo dal titolo ‘Trasmissibilità di Sars-CoV-2 tra individui completamente vaccinati’ (https://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099(21)00768-4/fulltext) che, partendo dagli studi “sull’efficacia dei vaccini che hanno dimostrato in modo conclusivo il beneficio nel ridurre la malattia sintomatica e grave individuale, con conseguente riduzione dei ricoveri e dei ricoveri in unità di terapia intensiva”, affronta la questione del ‘contagio’ e le relative politiche di vaccinazione obbligatoria, come nel caso degli Stati Uniti.
Anche da quanto successo in Israele arriverebbero notizie in questo senso, “con infezioni da Covid-19 tra gli operatori sanitari completamente vaccinati (…). Vi sono prove che il picco virale nelle vie aeree superiori dei polmoni sia simile negli individui vaccinati e non vaccinati”, sottolinea lo studio. Che cita gli Usa. “Una recente indagine dei Centri statunitensi per il controllo delle malattie e la prevenzione di un focolaio di Covid-19 in una prigione del Texas ha mostrato la stessa presenza di virus infettivo nel rinofaringe di individui vaccinati e non vaccinati. Ricercatori in California non hanno osservato differenze sostanziali tra individui vaccinati e non vaccinati in termini di carica virale Sars-CoV-2 nel rinofaringe, anche in quelli con comprovata infezione asintomatica”.
“Le prove attuali- conclude l’articolo di The Lancet- suggeriscono che si possono riconsiderare le attuali politiche di vaccinazione obbligatoria e che lo stato di vaccinazione non dovrebbe sostituire pratiche di mitigazione, come indossare maschere, distanziamento fisico e indagini di tracciamento dei contatti, anche all’interno di popolazioni altamente vaccinate”.
Agenzia DIRE
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