“Il problema è che tutte queste persone non si sono auto invitate.
Quindi, se dobbiamo parlare di noi, di noi che facciamo televisione, è molto meglio avere troppi invitati che nessuno invitato, te lo dice uno che all’inizio del Covid e della guerra d’Ucraina, ha detto, io persone che dicono che non bisogna vaccinarsi o persone che dicono ha ragione Putin, non le invito, perché è contro fattuale“.
Così dichiara Enrico Mentana ospite della trasmissione In Altre Parole in onda su LA7.
Questo in sintesi il pensiero del fondatore di Open.
All’inizio del Covid e della guerra in Ucraina le persone che dicevano che non bisognava vaccinarsi o che aveva ragione Putin non andavano invitate in TV perché era contro fattuale.
Viene da chiedersi contro fattuale rispetto a cosa?
E soprattutto che tipo di giornalismo sia questo?
Il giornalista non dovrebbe mai applicare una censura preventiva stimolando invece la libera indagine e il libero dibattito.
Sovviene da pensare che oggi purtroppo non sia piu’ richiesta l’espressione del pluralismo.
La narrazione deve seguire l’idea dominante e indirizzarla.
Il giornalismo sembra tradursi in semplice “narrazione direzionata“.
Ma il giornalismo non dovrebbe mai essere complice della propaganda e non dovrebbe soprattutto mai inchinarsi all’assunto scientista e ideologico.
Inoltre come non ricordare che nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo si legge: “ricevere e diffondere informazioni e idee, attraverso ogni mezzo“?
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