La mostra e gli appuntamenti straordinari
“spazio. ART & PEOPLE” ospita dal 24 Aprile al 2 Giugno le opere di Giorgia Grassi, giovane artista della scena romana; la mostra è stata curata da Giovanni Tricca, fondatore dell’associazione.
La mostra si è inaugurata con un vernissage, in data 24 Aprile, in cui l’artista, oltre che a presentare le sue opere, ha performato dal vivo, “Simulacro d’infanzia”, un’opera scultoreo- installativa creata da una struttura in fil di ferro e “colorata” con i crystall ball soffiati anche dal pubblico, chiamato a giocare insieme all’artista.
Durante il periodo di permanenza della mostra, Spazio coinvolgerà altre realtà differenti che daranno vita a nuove live performance che si fonderanno con le opere esposte, una il 29 e l’altra il 31 maggio.
Il 2 giugno invece, “spazio. ART & PEOPLE”, festeggia il secondo anno dall’apertura.
La curatela e le opere
Appassionata d’arte fin dalla giovane età, Grassi ha coltivato la sua creatività come mezzo di espressione e di ricerca emotiva sulla propria biografia, in quella che è la sua prima mostra personale ha presentato le opere degli ultimi due anni, oltre l’installazione creata dal vivo nel vernissage.
Tra i suoi lavori troviamo “Asfissia”, un’opera di grande impatto caratterizzata dal colore rosso e realizzata con materiale plastico, ispirata all’estetica di Burri, che esce e abbatte i confini della tela, che proprio viene a meno, sia nella materia che nel profilo della cornice, inesistente.
Un’altra opera di grande importanza è “Stige” (210 x 245), realizzata con acrilico e silicone su tela.
I titoli delle opere e il racconto stesso di Giorgia, hanno portato una curatela incentrata sul forte contrasto emotivo che è insito nei suoi lavori, “Pathos e leggerezza”, parole che si possono guardare da varie angolazioni. L’artista crea e lascia un racconto biografico che esprime questa bivalenza; “nelle sue opere fa sorgere interrogativi, domande che suggeriscono catarsi, esperienze sul filo del rasoio, tra la vita più libera e l’asfissia.”
Esibire le sue opere a Sansepolcro è stata una scelta significativa per Grassi, la città, ricca di storia e cultura, nota per essere il luogo di nascita del celebre pittore rinascimentale Piero della Francesca, è parte poi della Valtiberina, dove ha avuto, in Città di Castello, i natali anche Alberto Burri, noto per il suo lavoro innovativo con materiali non convenzionali. Grassi si ispira al lavoro polimaterico di Burri per esprimere i suoi tumulti emotivi attraverso materiali fuori dall’ordinario, creando opere quasi scultoree che vanno oltre la bidimensionalità della tela.