Siglata il 3 maggio a Palazzo delle Laudi dai Comuni della Valtiberina e dal dottor Antonio D’Urso, Direttore dell’Azienda Usl Toscana Sud Est la convenzione sociosanitaria che interessa l’area tiberina.
“Uno strumento indispensabile per coordinare e integrare i servizi sanitari e sociali migliorandone la qualità” ha dichiarato il sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti nel suo indirizzo di saluto “Uno strumento fondamentale in più per il cittadino, i cui bisogni saranno ora presi in carico unitariamente dall’Azienda Sanitaria e dai Comuni”.
“Un deciso passo avanti nell’organizzazione dei servizi sanitari territoriali” commenta l’assessore Mario Menichella “in un’area come la nostra contrassegnata sin qui da molte criticità. Un traguardo importante, per nulla scontato, sul quale come amministrazione comunale abbiamo sempre puntato, che rafforza la nostra linea di collaborazione con l’Azienda Sanitaria locale”.
“L’ulteriore passo in avanti sancito in Valtiberina con la firma della convenzione” ha detto Antonio D’Urso, Direttore Generale Asl “è un altro tassello che aggiungiamo ad una visione di presa in carico globale del cittadino assicurandogli continuità e multidisciplinarietà del percorso assistenziale. E’ stato un anno di lavoro significativo anche perché occorreva ricostruire la Zona Distretto della Valtiberina. Preziosa in ciò l’opera portava avanti dal responsabile, dottor Giampiero Luatti”.
“La fattiva collaborazione fra Azienda Sanitaria e Comuni” ha puntualizzato Patrizia Castellucci, Direttore dei servizi sociali Asl “ha reso possibile realizzare le condizioni per assicurare una vera e fattiva integrazione fra il mondo del sociale e quello sanitario. Siamo contenti di questo risultato che viviamo come punto di partenza per realizzare nuove e più efficaci soluzioni da offrire alla popolazione”.
Presente alla firma della convenzione anche Serena Spinelli, assessore al sociale della Regione Toscana. “Un ringraziamento a tutti gli attori coinvolti” ha dichiarato la Spinelli “Questo è un territorio che veniva da una fusione distrettuale mai recepita e che necessitava di un ripensamento. Oggi non viene siglato semplicemente un atto ma si avvia la costruzione di un percorso condiviso. Un primo passo fondamentale per la complessa gestione delle fragilità. La governance territoriale che come Regione perseguiamo è adesso più chiara e più netta, e prevede di usare tutte le risorse a disposizione”.