Il Governo accelera per l’estensione della certificazione verde a tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati. Nell’aula del Senato, intanto, il dl Green pass ha superato il voto di fiducia con 189 voti a favore, 32 contrari e 2 astenuti. Si tratta del via libera definitivo al provvedimento che, essendo già stato approvato dalla Camera, ora è legge. La volontà del Governo è però quella di un nuovo intervento per estendere l’obbligo della certificazione verde in tutti i luoghi di lavoro.
In previsione di questo intervento, il premier Mario Draghi ha incontrato i leader di Cgil, Cisl e Uil Landini, Sbarra e Bombardieri a Palazzo Chigi. “Il governo ci ha informati che intende assumere per decreto nei prossimi giorni la decisione per rendere obbligatorio il green pass su tutti i posti di lavoro pubblici e privati”, dice il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri, al termine dell’incontro con il governo a palazzo Chigi.
Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha aggiunto che il governo ha parlato del mese di ottobre per introdurre la nuova norma, senza fornire una data precisa. I sindacalisti hanno ricevuto “garanzie” dal governo che chi non avrà il green pass non sarà licenziato.
“Il governo sta lavorando al green pass obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro, quindi noi abbiamo ribadito la richiesta che i tamponi siano gratuiti, che le persone non debbono pagare per lavorare“, dice il segretario della Cgil Maurizio Landini.
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FDI: MAGGIORANZA SPACCATA IN COMMISSIONE CULTURA CAMERA
“In VII commissione la maggioranza vota divisa su uno dei provvedimenti sul green pass, misura ai limiti dell’incostituzionalità che lede i diritti dei cittadini. Il regolamento UE sul green pass esplicita espressamente la necessità di non discriminare fra cittadini di serie A e serie B. Germania, Danimarca, Svezia e molte altre nazioni hanno evitato l’introduzione del green pass. Già in Galizia e Andalusia il green pass è stato ritenuto non conforme. Continueremo la battaglia per la libertà degli italiani contro questo ‘lasciapassare’ per la vita sociale”. Lo dichiara il capogruppo in commissione Cultura alla Camera di FDI, deputato Federico Mollicone.
LEGA: STOP STRUMENTALIZZAZIONI, DIRITTO STUDIO NON NEGOZIABILE
“Stop strumentalizzazioni sulla pelle degli studenti. Siamo contrari ad uno strumento che li ghettizzi e li discrimini: il diritto allo studio non è negoziabile. Per questa ragione abbiamo espresso voto contrario al Dl Green pass in Commissione. La scuola, come il lavoro, è un diritto fondamentale. Sul green pass occorre buonsenso e ragionevolezza, valori che sono alla base del documento liberamente completato in proposito da Salvini con i governatori: il Green pass non può essere uno strumento di complicazione. La Lega è al governo per lavorare in questa direzione, compreso il totale sostegno alla campagna vaccinale sulla quale il precedente governo aveva fallito. Basta guardare l’esempio della Lombardia, prima regione in Italia ad aver raggiunto l’obiettivo che ci ha dato il commissario Figliuolo, ovvero l’80% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale”. Così i deputati della Lega in Commissione Cultura, Scienze e Istruzione alla Camera: Daniele Belotti (capogruppo), Giuseppe Basini, Angela Colmellere, Sara De Angelis, Felice Mariani, Filippo Maturi, Cristina Patelli, Germano Racchella, Luca Toccalini, Francesco Zicchieri.
PD: SALVINI SBANDA METTENDO A RISCHIO SACRIFICI ITALIANI
“La Lega a guida Salvini sbanda ancora una volta sul tema green pass votando contro in commissione Cultura. Dopo le parole sconsiderate del suo leader sui vaccini che provocherebbero le varianti, ecco un nuovo capitolo dell’incapacità della Lega di stare al governo in maniera seria e responsabile. E se in Consiglio dei Ministri lo stesso provvedimento aveva ricevuto il via libera dei ministri leghisti, il voto di oggi in commissione fotografa una situazione schizofrenica. Il calo dei consensi, la constatazione che Salvini stia perdendo ogni giorno di più il contatto con il Paese, il nervosismo dei governatori, le critiche che da più parti del mondo produttivo si levano contro il segretario leghista producono una linea politica ondivaga, contraddittoria al limite del paradosso. Se sono in crisi è un problema loro, di Salvini e della Lega, ma è inaccettabile che queste tensioni si scarichino sul governo in un momento tanto delicato per la ripresa del Paese. Non abbiamo tempo per ridicoli tatticismi e imboscate parlamentari, è un momento decisivo per gli italiani, e il Partito democratico non permetterà che la Lega mandi a monte il lavoro e i sacrifici fatti in tutti questi lunghi mesi”. Lo dichiarano con una nota congiunta Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera, e Flavia Piccoli Nardelli, della Presidenza del Gruppo Pd.
ORLANDO: CI SARÀ ESTENSIONE, È STRUMENTO PER EVITARE CHIUSURE
“Vediamo… sicuramente ci sarà un’estensione, quali saranno le modalità e i tempi lo discuteremo nelle prossime ore ma mi pare che la linea che avevamo definito all’inizio vada avanti ed è quella di un’estensione del Green pass come strumento migliore per evitare le chiusure, per evitare un ritorno a forme di intervento più restrittivo”. Lo dice il ministro del lavoro Andrea Orlando a margine della firma di un protocollo d’intesa con Amazon e i sindacati.
GELMINI: VERSO OBBLIGO PER LAVORATORI PUBBLICO E PRIVATO
“Il governo è pronto ad accelerare sul green pass, abbiamo intrapreso una strada chiara, il Consiglio dei ministri di domani sarà sicuramente un momento importante. Si va verso l’obbligo del certificato verde non solo per i lavoratori del pubblico impiego ma anche per quelli del settore privato. Solo immunizzando la stragrande maggioranza della popolazione possiamo contenere i contagi. Il vaccino è l’unica arma che abbiamo contro il Covid”. Lo ha detto Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, ai microfoni di Radio Rai.
FEDRIGA: NON TRASFORMIAMO PANDEMIA IN BATTAGLIA IDEOLOGICA
Green pass esteso per i lavori pubblici e privati? “La decisione sicuramente non mi vedrà in dissenso se questo è la scelta fatta sull’indirizzo della parte scientifica”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenuto su Radio1. Che aggiunge, in considerazione della contrarietà del segretario della Lega, Matteo Salvini: “Non trasformiamo in una battaglia ideologica la pandemia, dove uno è a favore o contrario a prescindere. Sarebbe una follia”.
Agenzia DIRE
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