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Incendi e tutela del patrimonio forestale: un anno di attività de La Racchetta

Presentato questa mattina il bilancio delle attività anti incendio della sezione aretina de La Racchetta. Il 2022 è stato un anno più impegnativo di sempre. L’ondata di calore che ha colpito l’Italia ha portato come conseguenza condizioni favorevoli allo sviluppo d’incendi con un rapido peggioramento degli indici di rischio. Già nel mese di maggio sono stati 13 gli incendi boschivi e di vegetazione che hanno richiesto l’intervento de La Racchetta. Il progredire delle condizioni climatiche torride e l’assenza prolungata di precipitazioni ha poi favorito i primi grandi incendi già dalla fine giugno e numerosi sono stati gli interventi nelle zone circostanti la città

“La nostra associazione conta oltre 100 soci che mettono il proprio tempo a disposizione della collettività prendendosi cura dei nostri boschi”, dichiara Flavio Sisi responsabile di sezione. “Possiamo contare sull’esperienza decennale dei nostri uomini, sulle loro competenze e su mezzi operativi sempre efficienti, ma dal 2003, anno della nostra fondazione di sicuro questa è stata la stagione più difficile di sempre: oltre 150 ore d’intervento operativo, un complessivo di circa 55 incendi boschivi e di vegetazione e oltre 140 ore di pattugliamenti e controlli per segnalazioni di criticità a difesa del patrimonio forestale aretino”.

“Le nostre squadre hanno operato in decine di incendi diversi sul territorio comunale”, spiega Gianluca Rossi responsabile operativo anti incendio. “Tra i più significativi, l’incendio boschivo di oltre 5 ettari a Bivignano che ha richiesto l’intervento continuativo delle nostre squadre per 72 ore consecutive e l’intervento di mezzi aerei, un complesso incendio radente di pineta sulla strada dello Scopetone e un difficile incendio d’interfaccia nelle colline sopra Santa Maria delle Grazie a ridosso della città, che ha richiesto oltre tutto, il montaggio di una vasca mobile per il pescaggio dell’elicottero antincendio sul piazzale antistante lo stadio cittadino. Nel complesso è stata un’estate difficile in tutta la Regione, siamo intervenuti anche su numerosi eventi fuori comune, uno su tutti l’incendio di Massarosa, in provincia di Lucca, che ha visto andare in fumo 900 ettari di territorio boschivo”.

“E’ un valore aggiunto insostituibile quello degli operatori de La Racchetta”, commenta l’assessore Alessandro Casi. “E’ un rapporto costante e proficuo quello tra l’Amministrazione e la sezione di Arezzo dell’associazione. In questi due anni del mio mandato alla collaborazione operativa si sono aggiunte iniziative di sostegno da parte del Comune finalizzate a rendere ancora più efficiente ed efficace l’attività di intervento svolta dai volontari nella loro attività di intervento di protezione civile e di sicurezza del territorio. Sul fronte degli incendi questa è stata una estate lunga e difficile che abbiamo potuto gestire grazio al loro prezioso contributo”.

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