“K” di Tarek Komin alla Sala degli Ammassi di Citerna

CITERNA – Dall’8 al 17 dicembre 2023 la Sala degli Ammassi, in Corso Garibaldi 26/30 a Citerna (PG), ospita “K”, personale di pittura di Tarek Komin.

Venerdì 8 dicembre, alle ore 17, l’inaugurazione ufficiale presentata da Marco Botti.

L’evento espositivo, patrocinato dal Comune di Citerna, sarà visitabile a ingresso gratuito tutti i giorni, con orario 10-12.30 e 16.30-19.

LA MOSTRA

Scrittore conosciuto e apprezzato a livello nazionale, Tarek Komin da alcuni anni sta portando avanti anche un interessante percorso pittorico riassunto nella sua nuova personale.

“K”, il titolo della mostra, rimanda alla lettera che scandisce sia il suo nome, sia il cognome. Nell’alfabeto runico la lettera simboleggiava la fiaccola e di conseguenza la luce in fondo al tunnel. Josef K. è però anche il protagonista di uno dei capolavori di Franz Kafka, “Il processo”, a ribadire che l’attività di romanziere, a volte inconsciamente, ispira l’autore valtiberino anche quando si muove fuori dai confini letterari.

Komin espone circa quaranta opere, tutte dipinte ad acrilico, che rimandano a tre periodi ben distinti. La prima sezione comprende studi monocromi sul nudo femminile e fa ancora parte del periodo di formazione del pittore nello studio biturgense di Riccardo Antonelli. La seconda propone una fase di transizione in cui l’artista comincia a sperimentare, in cerca di uno stile proprio, dipingendo interni, figure animali e altro.

Il terzo periodo, quello più recente, è scandito dalla serie denominata “Around you” e rappresenta il vero fulcro della mostra, mettendo in luce un linguaggio già riconoscibile.

“La prima ispirazione delle opere che fanno parte di quest’ultima serie – rivela Tarek Komin – è data dall’artwork di uno dei dischi di riferimento del rock alternativo degli anni Novanta, ‘Mellon Collie and the Infinite Sadness’ degli Smashing Pumpkins”.

Da quella scintilla sono nati dipinti che rimandano inequivocabilmente alle atmosfere immaginarie presenti nella pittura e nell’illustrazione di genere fantastico del periodo vittoriano, quindi della seconda metà dell’Ottocento, quando il legame tra pittura e letteratura raggiunse uno dei momenti di massima espressione.

Preraffaeliti e fairy painting del periodo ammiccano al pittore, che inserisce in ambientazioni spesso crepuscolari e notturne personaggi che sorprendono per le sembianze che assumono e per i loro comportamenti.  

“Come per i libri che scrivo, l’ispirazione di ogni opera è tuttavia data principalmente dal momento presente – spiega ancora l’artista. – Quello che cambia è l’approccio, perché in pittura ho la possibilità di ‘fotografare’ in modo più immediato ciò che sto vivendo”.

Tarek Komin ha scelto la Sala degli Ammassi di Citerna, uno degli spazi espositivi più intriganti e suggestivi della Valtiberina, per presentare le sue nuove opere. Un motivo in più per visitare nel periodo natalizio uno dei borghi più belli d’Italia, quest’anno impreziosito dall’arte di uno dei pittori emergenti più originali dell’alta valle del Tevere. 

L’ARTISTA

Tarek Komin è nato a Sansepolcro (AR) nel 1984 da madre italiana e padre siriano. Laureato in studi storici, curriculum antropologico, è responsabile commerciale di un’azienda valtiberina di fitoterapia che opera nel settore farmaceutico ed erboristico. Ha studiato pianoforte al Conservatorio di Perugia e ama viaggiare.

Scrittore tra i più interessanti dell’attuale panorama italiano, ha esordito nel 2010 con il romanzo Disperdersi” (L’Autore Libri), a cui sono seguiti Il dedalo del sottosuolo” (Tracce) del 2012, “Emilio Seminci e i Giorni dell’Umanesimo” (Watson) del 2015, Il nido delle tasche” (Augh!) del 2017, Hiroi Kata” (Bertoni) del 2017, “Il primo poeta nello spazio” (Bertoni) del 2019 e “Il giorno in cui ritornano” (Gallucci), romanzo uscito nel 2022, che lo ha fatto conoscere al grande pubblico.

Da tempo Tarek Komin si è avvicinato alla pittura, perfezionando le tecniche con il maestro Riccardo Antonelli.

Ha preso parte negli ultimi anni a collettive in Toscana e Umbria. “K” è la sua terza mostra personale.