Apre la programmazione di giovedì 13 luglio (Auditorium di Santa Chiara, ore 18), Giovanni Onorato con Suck my iperuranio, (Selezione Visionari) una scrittura originale per attore solo, ispirata a Opinioni di un clown di Heinrich Böll, in cui la stand-up comedy diviene strumento narrativo a servizio di una drammaturgia contemporanea che strizza l’occhio ai grandi della comicità americana come Jim Carrey, Bill Hicks, Andy Kaufman. Giovanni Onorato, nato a Roma nel 1995, con il suo primo spettacolo, Suck my Iperuranio, nel 2022 arriva in finale al bando Direction Under30 del Teatro Sociale Gualtieri. Il suo nuovo progetto “A.L.D.E. non ho mai voluto essere qui” è stato invece finalista al bando Biennale College, oltre a vincere la menzione speciale del premio “tuttoteatro.com” Dante Cappelletti.
Si rinnova la collaborazione con Fondazione Progetto Valtiberina che, anche quest’anno, propone la Piazza dei Beni Comuni, uno spazio dedicato alle declinazioni del tema della sostenibilità, con tre incontri a Sansepolcro (giovedì 13, venerdì 14, sabato 15 ore 19, Giardini di Piero). Sono previsti approfondimenti e testimonianze utili ad accrescere la conoscenza dell’economia civile e delle esperienze virtuose presenti sul territorio della Valtiberina, con un focus sui distretti dell’economia civile. Un’esperienza che si muove su dimensioni di apprendimento e cultura, ma anche su relazioni, connessioni e scambio tra partecipanti, relatori, organizzazioni e artisti protagonisti di Kilowatt Festival, che permetteranno di sviluppare i temi in discussione anche attraverso i linguaggi delle arti performative. La Piazza dei Beni Comuni si inserirà nella cornice di “Soluzioni civili”, percorso promosso da Fondazione Progetto Valtiberina in collaborazione con Legambiente Nazionale con l’obiettivo di arrivare all’istituzione del distretto di economia civile della Valtiberina toscana e dell’Altotevere umbro. Il primo incontro si intitola Fuori o dentro? I giovani tra luoghi fisici e vita digitale: Come vivono i giovani oggi? Un viaggio tra vita digitale e fisicità, forme di socialità e aggregazione, aree interne e centri urbani con acquasumArte (compagnia teatrale), Stefano Laffi (sociologo), Barbara Croci (ex assessora politiche giovanili comune di Anghiari anni 2000/2010), Chiara Cestelli (cooperativa sociale L’Albero e la Rua), Giulia Pacelli (sindaca dei Giovani di Cortona).
Torna a Sansepolcro (Teatro alla Misericordia, ore 20,30) Marco Augusto Chenevier / Cie Les 3 Plumes con la prima nazionale di Bach à la carte!. Una violoncellista, una musicista elettronica e tre danzatori sono allo stesso tempo gli ingredienti di portate da creare e i cuochi di un “ristorante” fuori dal comune in un’improvvisazione interattiva per giocare con il pubblico alla costruzione di una coreografia. Marco Augusto Chenevier, coreografo, danzatore, regista e attore, co-direttore del Festival T*Danse di Aosta, nei suoi lavori sviluppa una ricerca che attraversa i codici linguistici, creando originali ibridi nati dalla fusione tra i generi.
La serata prosegue al Chiostro di San Francesco, alle ore 22, dove la danzatrice e performer francese di origine camerunense Betty Tchomanga presenta in prima nazionale Mascarades, parabola ecologista ispirata a un antico culto africano. Mami Wata è una dea dell’acqua, una figura proveniente dalle profondità della notte, carica di potere e sessualità, una sirena che dà vita a una danza primordiale e fluttuante fatta di salti, metafore del desiderio e della ricerca del piacere.
Per la Selezione Visionari nel Chiostro di Santa Chiara, alle ore 23 Biloura Intercultural Arts Collective, collettivo di arti performative interculturale e transdisciplinare porta in scena Silent voices. Danza, visual art e paesaggi sonori si fondono in una performance che affronta il tema dello sfruttamento della prostituzione nelle testimonianze di ex prostitute, operatrici sociali e attiviste per i diritti umani.
Conclude la programmazione, alle ore 23 ai Giardini di Piero un concerto dedicato a Carlo Conti, grande sassofonista jazz romano, scomparso prematuramente, quello realizzato da Sergio Gaggiotti dei Rossomalpelo & Friends in “Bella Carlé”,