La Casa Bianca sta portando avanti la ricerca per raffreddare la Terra riflettendo la luce solare

di Stefano Pezzola

Oggi incontro casualmente un articolo pubblicato il 13 ottobre 2022 da CNBC a firma della giornalista Caterina Clifford dal titolo “La Casa Bianca sta portando avanti la ricerca per raffreddare la Terra riflettendo la luce solare“.
CNBC (già Consumer News and Business Channel) è un canale televisivo americano via cavo.
Fornisce programmi di notizie economiche nei giorni feriali dalle 5:00 alle 19:00 e talk show, inchieste, documentari e reality show e programmi di intrattenimento in tutti gli altri orari.
Al seguente link è possibile consultare l’articolo in versione integrale:
https://www.cnbc.com/2022/10/13/what-is-solar-geoengineering-sunlight-reflection-risks-and benefits.html#:~:text=White%20House%20is%20pushing%20ahead%20research%20to%20cool%20Earth%20by%20reflecting%20back%20sunlight,-Published%20Thu%2C%20Oct&text=The%20White%20House%20Office%20of,the%20effects%20of%20global%20warming.

L’Office of Science and Technology Policy della Casa Bianca sta coordinando un piano di ricerca quinquennale per studiare modi per modificare la quantità di luce solare che raggiunge la Terra al fine di temperare gli effetti del riscaldamento globale.
Sono stati presi in considerazione diversi tipi di tecnologia di riflessione della luce solare, tra cui l’iniezione di aerosol stratosferico che comporta di rilasciare anidride solforosa nella stratosfera che ha il potenziale di influenzare l’intero globo.
Il Congresso ha ordinato che il piano di ricerca venga inserito nel piano di spesa per l’anno in corso che il Presidente Biden ha già firmato a marzo 2022.
Alcune delle tecniche, come rilasciare anidride solforosa nell’atmosfera (scie chimiche), sono note per avere gli effetti nocivi sull’ambiente e sulla salute umana.
Ma gli scienziati e i leader climatici sono preoccupati che l’umanità non riuscirà a superare gli obiettivi di emissioni di CO2 e affermano che la ricerca è importante per capire come bilanciare al meglio questi rischi contro un aumento potenzialmente catastrofico della temperatura terrestre.
L’idea del riflesso della luce solare apparve per la prima volta in un rapporto del 1965 al presidente Lyndon B. Johnson, intitolato “Ripristinare la qualità del nostro ambiente“.
Ma il rilascio di aerosol stratosferico comporta il volo di aerei all’altezza tra 10 e 30 miglia nel cielo, e l’irrorazione di una scia sottile capace di riflettere parte della radiazione solare nello spazio.
La stratosfera è calma e le cose rimangono lassù per molto tempo. La vita atmosferica delle cose che vengono iniettate nella stratosfera è compresa tra sei mesi e due anni” afferma il dr. Edward A. Parson alla CNBC.
Lo slogan principale sull’iniezione di aerosol stratosferico che ho analizzato in uno studio più di 10 anni fa – ha ancora ricordato i dr. Parson – è veloce, economico e anche se imperfetto“.
Sul veloce ed economico soprassiedo mentre sull’imperfetto chiedo al lettore di approfondire leggendo con attenzione le righe di Caterina Clifford.