Il bastione settentrionale delle Mura urbane di Anghiari, il 30, 31 dicembre e 1 gennaio si trasformeranno in una quinta architettonica grazie ad un suggestivo gioco di luci, video-mapping a cura di Lorenzo D’Anna, Giacomo Calli e Francesco Dejaco.
Protagonista dell’evento è l’opera mariana più famosa di Piero della Francesca: “ La Madonna del Parto”. L’evento è patrocinato dai comuni di Anghiari e di Monterchi sotto la supervisione tecnica e artistica del direttore del Museo della Battaglia e di Anghiari, dottor Gabriele Mazzi.
“La città di Anghiari, quando si pone nell’ottica di lavorare e regalarsi qualcosa di bello, riesce ad ottenere sempre il massimo – ha affermato il sindaco Alessandro Polcri nel commentare l’evento – ringrazio il sindaco di Monterchi Alfredo Romanelli che ha raccolto la scommessa: offrire alla cittadinanza e al pubblico social alcune immagini di opere d’arte contenute in chiese e musei del territorio. In un periodo della storia così buio – prosegue il sindaco della città della Battaglia – come quello che stiamo vivendo, abbiamo tutti il diritto di sognare attraverso i grandi maestri del passato. L’opera di Piero della Francesca e’ la più straordinaria, la più delicata, la più realistica e misteriosa fra le immagini mariane. Nella sua essenzialità racchiude tutto il pensiero teologico e filosofico, scientifico, artistico del Rinascimento. Un capolavoro assoluto! Il volto della Madonna apparirà nelle Mura in tutto il suo splendore: delicato, luminoso, nobile e perfetto”.
“Fra i molteplici dispiaceri del periodo storico che stiamo vivendo c’è quello legato alla chiusura dei nostri musei: il dolore è ancor più grande quando l’opera in questione non è solo perfezione scientifica, ma il suo sguardo è così tanto vicino alle persone che moltissimi vengono a Monterchi e tornano periodicamente per ammirarla e rivolgere a Lei i propri pensieri – ha dichiarato l’assessore alla cultura nel comune di Monterchi Manuela Malatesta – il Natale in un anno così particolare, ha certamente amplificato l’impossibilità di poter visitare i musei ed è anche per questo che l’amministrazione ha accolto in maniera propositiva la proposta del sindaco Polcri: quale miglior supporto delle mura di Anghiari per proiettare l’affresco? Perché sia una presa di coscienza dell’immensa ricchezza che custodiamo in Valtiberina, e per permettere alle nostre opere di uscire dallo spazio museale in senso stretto. Un messaggio di speranza rivolto a tutti, grande come la speranza che porta con sè la Madonna del Parto”.
“La scelta di opere iconiche di Anghiari è stato il primo e più ovvio risultato di un progetto utile a destare interesse verso le bellezze del paese toscano – ha dichiarato Gabriele Mazzi, direttore Museo della Battaglia e di Anghiari – oggi, con l’aggiunta della Madonna del Parto di Piero della Francesca alle figure dei Della Robbia, Buglioni e del delicato Jacopo della Quercia, vi è una rappresentanza ideale dell’espressione artistica quattrocentesca di questa zona. È uno dei tanti modi per rimarcare che la necessità propagandistica dell’arte era desta qui come nelle capitali del Rinascimento. Ecco, auguriamoci di ri-nascere, da questo tempo strano e pericoloso, con quella stessa necessità di bellezza”.