Nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, nella giornata del 24 ottobre gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Arezzo hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, un cittadino di origine tunisina, già noto alle forze di polizia.
L’attività d’indagine, effettuata tramite i metodi tradizionali, ha permesso di accertare la cessione, da parte del tunisino, di due dosi di cocaina ad un cittadino italiano, con il quale aveva preventivamente concordato l’incontro.
Entrambi i soggetti sono stati immediatamente bloccati dagli agenti della Squadra Mobile e nella circostanza l’acquirente ha confermato di aver appena ricevuto la sostanza stupefacente dopo aver effettuato il pagamento, aggiungendo di rifornirsi abitualmente dal tunisino. La successiva perquisizione, effettuata nella camera d’albergo dove lo straniero era solito dimorare, ha dato modo di rinvenire la somma di 1600 euro suddivisa in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento della pregressa attività di spaccio, anche in considerazione della circostanza che l’arrestato fosse privo di occupazione lavorativa.
Inoltre, all’interno della medesima stanza, erano presenti vari oggetti, in relazione ai quali sussistono fondati sospetti circa la loro provenienza illecita: si tratta in particolare di un ipad, otto telefoni cellulari, quattro orologi, svariate collane ed anelli. Per tale circostanza il soggetto, che annovera precedenti specifici sia in ordine al reato di spaccio di stupefacenti che in relazione al reato di ricettazione, oltre ad essere stato in arresto per la cessione effettuata, dovrà rispondere anche del reato di ricettazione.
Tutto il materiale rinvenuto, compresa la sostanza stupefacente, è stato sequestrato in attesa degli ulteriori accertamenti che verranno eseguiti e, nella giornata di ieri, l’arresto effettuato dagli agenti è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.