Meloni contro l’inchiesta di Fanpage: “Infiltrarsi nei partiti politici? Metodi che usavano i regimi”

Se questa inchiesta, chiamiamola giornalistica, si facesse in tutti le organizzazioni giovanili non sappiamo cosa potrebbe uscire. Nella storia della Repubblica italiana non è mai accaduto quello che Fanpage ha fatto con Fratelli d’Italia, con nessun partito politico, con nessun’organizzazione giovanile, con nessun’organizzazione sindacale. Non si è mai ritenuto di infiltrarsi in un’organizzazione politica, riprenderne segretamente le riunioni, riprendere anche i fatti personali di minorenni, selezionare cosa mandare”. A margine del Consiglio europeo a Bruxelles, la premier Giorgia Meloni rompe il silenzio sull’inchiesta ‘Gioventù Meloniana’ pubblicata da Fanpage.

È caos nel partito e ora è tutto in mano ai probiviri del partito. “Penso che chi ha sentimenti razzisti, antisemiti o nostalgici semplicemente abbia sbagliato la propria casa, perché questi sentimenti sono incompatibili con Fratelli d’Italia– dice la Premier- sono incompatibili con la destra italiana e con la linea politica che noi abbiamo chiaramente definito in questi anni. Non accetto che ci siano ambiguità da parte mia su questo. Ho chiesto al partito di prendere provvedimenti. Queste persone sono le migliori alleate di chi ci vuole male”. Ci vorrà un mese affinché si arrivi, forse, a una sanzione o a un’espulsione. Il conto è nella mani di Giovanni Donzelli e Arianna Meloni, la premier ha voluto che a occuparsene fossero due delle persone più fidate. E dopo Flaminia Pace che ha lasciato il Consiglio nazionale dei giovani, si è dimessa anche Elisa Segnini.

L’inchiesta di Fanpage “è un nuova frontiera dello scontro politico, ne prendo atto- conclude Meloni- ma come mai non è successo in 75 anni di storia repubblicana? Da oggi è consentito infiltrarsi nei partiti politici? In altri tempi questi sono i metodi che usavano i regimi“.

Fonte
Agenzia DIRE
www.dire.it