Traveling Piero #1
Con la Giostra del Saracino di Arezzo, la mia città, ho avuto un crollo d’interesse sin da quando avevo 14 anni, anche se quei 14 anni furono intensi.
Addirittura organizzavo una Giostra parallela fatta dai ragazzi di San Lorentino.
Buratto montato su cuscinetti, uno in bici portava sulla canna orizzontale il fantino con la lancia, sfilata con costumi fatti da noi per le vie di San Lorentino, vendita dei biglietti da 5 lire l’uno alle mamme, che assistevano in una area adiacente al Palazzetto del Sport al questo Baby Saracino.
Assistevano facendo la calza, e lanciando ogni tanto qualche urlo per farci contenti.
Per essere più realistici, talvolta ci scappava una scazzottata,
allora le mamme lasciavano i ferri da calza e fungevano da poliziotti celerini.
Avevamo scudi e lance, quindi la scazzottata aveva anche di questo tocco medievale.
Ricordo che, in tempi di ruberie e dispetti tra i rioni, vi era quello di rubarsi le Lance d’Oro dalle sedi.
Io abitavo in via della Palestra, giusto dove ha sede Porta del Foro.
A quel tempo mio fratello era dirigente, e pensò bene di prendere tutte le Lance d’Oro e nasconderle in camera mia. Avrò avuto una decina di anni.
Le misi tutte in fila sulle pareti, e la sera prima di andare a letto, al barlume dell’abatjour, la scena era da castello del Signore degli Anelli.
Non so quanti in Arezzo possono vantare di avere avuto tutte le Lance d’Oro del proprio rione nella propria camera.
Gli Amici di Castiglion Fiorentino hanno nota la mia distanza emozionale dal Palio che si svolge colà.
Lo guardo quando posso, partecipo agli eventi dei Rioni, faccio servizi fotografici al corteo, ma il cuore non batte, o perlomeno mi batte in modo asincrono tanto che spesso ho fatto bollire i fan dei Rioni con i miei articoli.
Il mio software mentale intossicato dal contesto italiano in cui vivo, ricercherebbe giustizia, vedere i migliori avanzare, vincere il migliore.
Il Palio, per come è congegnato, è l’Arte del Complotto e della Truffa, per gli accordi trasversali, incrociati saputi o nascosti, per cui la garanzia che vinca il Migliore è quasi utopia.
Vince il Miglior Affarista.
Per questo godo quando il cavallo disarciona il fantino e corre da solo, ecco, solo in quel momento, il Palio è corretto e mi piace.
Spesso fantini inseguitori tentano di ostacolarlo, ma se il cavallo ha carattere ed intelligenza, lui vince in Piena Purezza.
A Siena, dove abito ora, e spero ancora per poco, non ho Amici, la distanza emozionale aumenta.
Non vorrei tu pensassi che sono anoressico di emozioni, anzi il contrario, mi emoziono spesso anche per piccole cose, ma il Palio rappresenta per similitudine l’Italia dell’intrallazzo, e mi crea un blocco di interesse.
Comunque, in esclusiva,
dalla Lizza di Piazza del Campo di Siena
dove ero presente con il mio cane Rocky,
scoprirai in anteprima mondiale chi vincerà.
Guarda il video qui sotto
.
Piero ROSSI
Aretino Turista ad Arezzo,
itAlien Immigrato in Italia
info@pierorossi.it
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Viaggiare è fatale al pregiudizio, al bigottismo, ed alla ristrettezza mentale,
e per questi motivi molta della nostra gente ne ha fortemente bisogno.
Vedute ampie, sane, caritatevoli degli uomini e delle cose
non possono essere acquisite
vegetando tutta la propria vita in un piccolo angolo della terra.
Mark TWAIN,1869
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