“Vogliamo informare con trasparenza e oggettività tutta la popolazione del Comune di Poppi riguardo una decisione assunta dall’amministrazione comunale”, dichiara David Marri, capogruppo “Cittadini in Movimento” di Poppi.
“Decisione che avrà importanti e durature ripercussioni sulla vita di tutti noi, dei nostri figli e dei nostri nipoti. Utilizzando quanto previsto dal decreto Rilancio Italia, la Giunta comunale ha deciso di rinegoziare i prestiti contratti negli anni con la Cassa Depositi e Prestiti. Quindi, per essere chiari, l’amministrazione si è avvalsa di una possibilità offerta dalla normativa emergenziale emanata dal governo alla quale molte altre amministrazioni hanno aderito. Perché questa decisione è così importante? Perché per garantire nell’immediato maggiori disponibilità nelle casse dell’amministrazione, si allungano le scadenze del debito, aumentando però l’importo da restituire”.
“L’attuale situazione debitoria, oggetto di rinegoziazione, ammonta complessivamente a 6.297.000 € circa, con rate che sostanzialmente tendono a esaurirsi a partire dal 2035”, spiega Marri. Quindi con la rinegoziazione come è stato modificato il piano di rientro?
“Per i primi 14 anni le rate sono state abbassate, quelle successive sono state alzate. La conclusione del piano di ammortamento è stata portata dal 2035 fino al 2045. In pratica i primi anni vedremo l’abbassamento dei dati, con minori uscite per circa 1.569.000 €, mentre nella parte finale del nuovo piano di rientro avremo un innalzamento delle rate e un loro allungamento nel tempo con un maggior esborso: circa 2.530.000 €.
Questa operazione, dal punto di vista prettamente contabile, comporterà per l’amministrazione un maggior esborso economico di circa 960.000 €, derivanti dalla differenza prodotta dai minori costi (1.569.000 € per i primi anni) e i maggiori costi (2.530.000 € circa che invece avremo nella parte terminale del piano di rientro). Con l’operazione di indebitamento si passa da 6.297.350 € a 7.258.150, aumentando, come già detto, di circa 960.000 €.
Noi non siamo pregiudizialmente contrari all’operazione della Giunta, ma, siccome a fronte di maggiori disponibilità immediate si crea maggior debito per un milione di euro, a cui dovranno far fronte i nostri figli e i nostri nipoti, l’utilizzo delle disponibilità aggiuntive deve essere effettuato nella massima chiarezza e trasparenza.
Se i soldi verranno utilizzati aggiuntivamente per ampliare i servizi, migliorare l’attrattiva turistica e culturale, aiutare le attività economiche con investimenti strutturali, quindi per creare concretamente le condizioni affinché i nostri figli e i nostri nipoti possano vivere e operare in un comune più accogliente moderno, da parte nostra non potremo che essere favorevoli.
Viceversa, se queste somme saranno impiegate con gli stessi criteri e metodologie utilizzate fino ad ora, o, peggio, per tappare i buchi preesistenti, da parte nostra ci sarà la più ferma e intransigente opposizione.
Per questo abbiamo chiesto al sindaco un dettagliato elenco di come l’amministrazione intenda spendere queste disponibilità aggiuntive.
Allo stesso modo, alla fine di ogni anno, chiederemo che il sindaco produca al Consiglio Comunale un analitico resoconto dei modi e delle forme con cui realmente queste risorse sono state impiegate. Questo lo dobbiamo, per trasparenza e onestà intellettuale, non a chi come noi nell’immediato ne potrebbe trarre anche degli indiretti benefici, ma per rispetto e amore dei nostri figli e dei nostri nipoti, ai quali con questo atto la giunta di Poppi assegna l’oneroso compito di saldare il debito”, conclude Marri.