“Bene la proroga del periodo irriguo degli enti preposti per le orticole invernali che abbiamo richiesto all’Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana per permettere alle imprese agricole di proseguire con le attività di irrigazione, le nostre campagne sono in pieno fermento ed oltre alla vendemmia, in questo momento in campo sono presenti molte colture che andremo a consumare anche nei mesi invernali”.
Lo fa sapere la Coldiretti aretina, commentando in maniera positiva la risposta dell’Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana alla domanda di richiesta posta dall’associazione per prorogare il periodo consueto stretto nel periodo dal 15 di maggio al 15 settembre.
“Sono stati mesi molto siccitosi, con le precipitazioni dimezzate e le temperature addirittura superiori di +0,98 gradi rispetto alla media storica che hanno fatto registrare il 2022 come l’anno più caldo di sempre con il mese di giugno che ha fatto registrare una temperatura media superiore di ben +2,88 gradi rispetto alla media su valori vicini al massimo registrato nel 2003 mentre nel mese di luglio la colonnina è stata più alta di +2,26 gradi la media – commenta Coldiretti Arezzo – è evidente che con queste anomalie climatiche l’agroalimentare ha sofferto in maniera esponenziale e la nostra richiesta di proroga si inserisce in un nuovo contesto produttivo, quello delle orticole invernali che sta prendendo sempre più campo anche in Valtiberina, a testimonianza di come la produzione stia cambiando anche per rispondere alla sempre maggiori richieste da parte dei consumatori di prodotti testimoni di un’alimentazione sana e varia che arrivano in un momento in cui il nostro territorio, a causa degli effetti della guerra in Ucraina deve essere in grado di moltiplicare la propria capacità produttiva per garantire reddito alle aziende, cibo ai cittadini e ridurre la dipendenza dall’estero”.