Domenica 24 settembre a Sansepolcro sono attesi 500 amanti del ciclismo da tutto il centro Italia per percorrere e ammirare i paesi che costellano la Valtiberina, a partire da Sansepolcro il centro più importante.
La corsa, infatti, parte e arriva a Sansepolcro, si sviluppa su tre diversi percorsi, ognuno di questi adatto alla voglia di pedalare di chi lo percorre: 95 chilometri il percorso più lungo, 1500 i metri il dislivello, il percorso di medio fondo, 65 i chilometri e 1100 metri il dislivello, infine il percorso corto i chilometri in questo caso sono 60, il dislivello da superare è di soli 600 metri.
Si percorre buona parte delle strade della Valtiberina e difatti lungo il percorso oltre la citata Sansepolcro si incontra Anghiari, si lambisce il suo rinomato centro storico, si attraversa il ponte medioevale di Ponte alla Piera e il borgo, si arriva a Caprese Michelangelo, qui si può intravedere se appena si rallenta e si alza la po la testa, tra le foglie della vegetazione intorno al borgo antico la casa che ha dato i natali al genio di Michelangelo, proseguendo si percorre tutto il lato nord ovest del bacino di Montedoglio, su questa strada si vive la stessa sensazione quando capita di percorere una strada di lungomare; si arriva infine arrivare a Pieve Santo Stefano, la città dei diari e della conservazione della memoria nel suo museo dedicato ai diari.
Da Pieve prosegue, si sale nella direzione del passo di Viamaggio, qui siamo sulla strada che i romani avevano denominato Ariminensis che collegava Aretium, Arezzo, con Ariminum, Rimini, superato il valico si scende lungo la strada da dove si può ammirare, solo alzando anche qui un po lo sguardo ma stando molto attenti perchè la discesa è veloce, la pianura del Tevere fino a Città di Castello, sullo sfondo a corona Citerna, ancora Anghiari e Monte Santa Maria Tiberina.
“Quale nome migliore, “Le Strade del Rinascimento’’ appunto, poteva essere assegnato alla granfondo quando le strade che oggi percorrono i ciclisti sono state un tempo percorse da San Francesco per arrivare al Santuario della Verna, da Luca Pacioli, il grande matematico, da Piero della Francesca e da Michelangelo.” Queste le dichiarazioni del presidente Massimo Biagioli che prosegue dicendo – Correre sulle ali della storia, sulle ali dei tanti illustri personaggi fornirà, ne siamo sicuri, la spinta in più sui pedali dei ciclisti di domenica.”
“Il resto della spinta gli sarà fornito dai tanti ristori che accompagnano il percorso, ben quattro.” – specifica il segretario Fabrizio Lazzeri – “C’è il ristoro di Caprese Michelangelo, realizzato grazie alla preziosa collaborazione dell’Istituto Fanfani-Camaiti e che sempre tanto impressiona per la cura con cui viene allestito e gestito dagli studenti l’istituto, gli altri ristori i ciclisti li trovano uno a Ponte a Formole, gestito quesro come tutti gli altri direttamente da Ciclistica, quello alla cima di Viamaggio e l’aperitivo finale, a pochi chilometri dall’arrivo in località San Pietro. Il pasto finale è gestito dalla Proloco di Gragnano, che tutti conoscono per la bontà della cucina e la precisione nella gestione del servizio.”
La realizzazione di una prova così significativa non avrebbe successo se non trovasse la convinta collaborazione dei tanti attori coinvolti: in primis le associazioni del territorio, quella dei motociclisti Le frecce del Borgo per il prezioso lavoro di accompagnamento della corsa rendendola sicura, del prezioso impegno della proloco di Gragnano e dell’Istituto Alberghiero Fanfani-Camaiti abbiamo già scritto, il ringraziamento di Ciclistica è rivolto a tutte le Amministrazioni dei Comuni attraversati, a partire da quella che ospita la corsa, Sansepolcro; il ringraziamento anche a tutti gli sponsor di Ciclistica: le loro insegne sono tutto l’anno sulle maglie della squadra è grazie al loro contributo se questa attività può essere realizzata; infine il ringraziamento particolare Ciclistica lo rivolge a tutti i soci: è grazie al loro impegno di un anno intero se la granfondo è una realtà per il nostro territorio.