Si apre oggi, lunedì 10 luglio, la ventunesima edizione di Kilowatt Festival, promosso dall’associazione CapoTrave/Kilowatt diretta da Lucia Franchi e Luca Ricci, realizzato in collaborazione con il Comune di Sansepolcro (Ar) e il Comune di Cortona (Ar), con il sostegno dell’Unione Europea, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, il contributo della Fondazione Ente Cassa Di Risparmio di Firenze e dell’Otto per Mille alla Chiesa Valdese e di numerosi sponsor locali, festival multidisciplinare di teatro, danza, circo, musica che negli anni è diventato un luogo stabile di confronto e di sperimentazione a livello internazionale.
Il programma della ventunesima edizione propone, dall’11 al 15 luglio a Sansepolcro, sede storica della manifestazione, e dal 19 al 23 luglio a Cortona, che per il secondo anno rinnova il suo sostegno dopo l’edizione 2022, un cartellone composto 64 spettacoli di teatro, danza, circo, musica con 15 tra anteprime, prime assolute e prime nazionali, 21 eventi extra-teatrali, tra cui dj-set, incontri e convegni, oltre 200 artisti e 59 compagnie che si svolgeranno in differenti luoghi di spettacolo. Un programma ricco e variegato, che annovera, fra gli ospiti, Antonio Latella, Virgilio Sieni, Mario Perrotta, Claudia Castellucci, Roger Bernat, I Sacchi di Sabbia, Matilde Vigna, Licia Lanera, Gioia Salvatori, Nicola Galli, Adriano Bolognino, Teatrino Giullare e gruppo nanou e che riassume, nel titolo dell’edizione 2023, “Paradiso Adesso”, la visione poetica del festival, omaggio alla performance “Paradise Now”, realizzata tra il 1968 e il 1970 dal Living Theatre. “In questo modo, facciamo riferimento a una generazione che ha creduto nel futuro, lottando nel proprio presente. Immaginiamo, o forse speriamo, che possa riguardarci, adesso. Percepiamo un forte bisogno di cambiamenti, il desiderio di un nuovo modo di vivere. Non dobbiamo perdere il paradiso già conquistato – mai darlo per scontato – e, allo stesso tempo, vogliamo crearne uno nuovo che sia davvero per tutti, soprattutto per chi ora ne resta fuori.” – dichiarano Lucia Franchi e Luca Ricci.
A SANSEPOLCRO
Nucleo centrale della programmazione biturgense saranno l’OMAGGIO AD ANTONIO LATELLA, padrino del festival, e la selezione dei VISIONARI, 45 cittadini della Valtiberina non addetti ai lavori che hanno scelto 9 spettacoli da inserire in cartellone.
Ogni anno il festival invita una figura artistica in veste di madrina o padrino, quest’anno è stato scelto Antonio Latella, regista, drammaturgo e pedagogo di fama internazionale, vincitore di innumerevoli premi tra cui il Premio Ubu (nel 2001, nel 2007, 2016, 2019, 2021 nella categoria miglior spettacolo dell’anno, nel 2012 e 2013 per la miglior regia), il Premio ANCT 2005, Premio Hystrio nel 2012, finalista del NestroyPrize di Vienna nel 2014, Premio le Maschere del Teatro 2015. Già direttore del settore Teatro per il quadriennio 2017/2020 alla Biennale di Venezia e, dal 2010, è docente presso l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, il Piccolo Teatro e la Scuola Civica Paolo Grassi. All’opera di Latella saranno dedicati la mostra Amletichevolissimevolmente. Antonio Latella: 3 Amleto, in 3 decenni, a cura di Federico Bellini, e l’incontro pubblico Muse o Museruole (venerdì 14 e sabato 15), moderato da Claudia Cannella e dalla studiosa Maria Federica Mazzocchi, al quale interverranno il regista e undici attrici che hanno lavorato con lui, tra le quali Sonia Bergamasco, Laura Marinoni, Federica Rosellini . Venerdì 14 andrà in scena HOTEL GOLDONI – Il servitore di due padroni, riscrittura drammaturgica diretta da Latella che innesca una riflessione sul tema dell’eredità.
A Sansepolcro si potranno vedere gli spettacoli selezionati dai VISIONARI, 45 che hanno scelto 9 spettacoli di danza e di teatro da inserire in cartellone tra le oltre 400 proposte pervenute tramite il bando L’Italia dei Visionari. Apre la programmazione degli spettacoli di teatro Con la carabina (martedì 11), di Pauline Peyrade. Una bambina che un tribunale francese ha riconosciuto consenziente ad uno stupro subito, decide, diventata donna, di farsi giustizia da sola. Attrice, autrice e regista, Licia Lanera è la terza donna ad aggiudicarsi il Premio Ubu per la miglior regia con questo spettacolo, che vince anche il premio per il miglior nuovo testo straniero di scrittura drammaturgica. Mercoledì 12 sarà la volta di Afànisi, di Alessandro Paschitto / Ctrl+Alt+Canc, una performance che rovescia i rapporti tra spettacolo e spettatore, rendendo quest’ultimo non più fruitore passivo ma creatore attivo. In scena giovedì 13 Giovanni Onorato con Suck my iperuranio, scrittura originale per attore solo, ispirata a “Opinioni di un clown” di Heinrich Böll, in cui la stand-up comedy diviene strumento narrativo a servizio di una drammaturgia contemporanea che strizza l’occhio alla comicità americana. Venerdì 14 Caterina Marino affronta in Still alive il tema della salute mentale e vince la segnalazione speciale al Premio Scenario 2021. A seguire Collettivo Effe / Giulia Odetto in Il mio corpo è come un monte, una performance ipnotica, insieme a un’installazione visiva e sonora, che accompagna il pubblico in un luogo percettivo immaginifico. Sabato 15 Una riga nera al piano di sopra, scritto, diretto e interpretato da Matilde Vigna. La storia dell’alluvione del Polesine del 1951 abbraccia la storia di una donna adulta nel 2021 che guarda al proprio disastro personale e generazionale. Matilde Vigna, vincitrice del Premio Ubu 2019 come miglior attrice under 35 e del Premio Eleonora Duse come attrice emergente 2021, è stata finalista al Premio Ubu 2022 nella categoria Miglior nuovo testo.
Apre la selezione degli spettacoli di danza scelti dai Visionari, martedì 11, Rer, di Ivona / Pablo Girolami. Un organismo si scompone per poi ritrovare l’unità, i performers si muovono ricercando il contatto ancestrale con la natura come fossili, foglie, animali, esseri primordiali. Mercoledì 12 Elena Giannotti e Matteo Ramponi in Under the influence, scritto e diretto da Gianmaria Borzillo, ricercano un attimo di splendore, il momento del proprio risveglio all’interno del quale ristabilire una relazione fisica ed emotiva. Con questa performance il danzatore e regista Gianmaria Borzillo ha ricevuto la menzione speciale del bando registi under 30 della Biennale di Venezia e una menzione speciale della giuria del Premio Leo De Berardinis -Teatro di Napoli. Giovedì 13 Biloura Intercultural Arts Collective, collettivo di arti performative interculturale e transdisciplinare, in Silent voices, performance che affronta il tema dello sfruttamento della prostituzione nelle testimonianze di ex prostitute, operatrici sociali e attiviste per i diritti umani.
PROGETTO SPECIALE che accompagnerà il festival coinvolgendo lo spettatore come partecipante attivo, da martedì 11 a sabato 15, prima nazionale di Restare fuori, di acquasumARTE, performance itinerante multimediale per uno spettatore alla volta. L’esplorazione del mondo adolescenziale, realizzata in collaborazione con un nutrito gruppo di giovani di Sansepolcro, centrata sulla paura di rimanere esclusi, una forma di ansia sociale nota come FOMO, Fear Of Missing Out. acquasumARTE realizza spettacoli multimediali site-specific coinvolgendo attivamente comunità e territori.
Kilowatt presenta un cartellone teatrale e coreografico ricco di anteprime e prime nazionali, con artisti affermati ed emergenti della scena italiana e internazionale. Per la programmazione di TEATRO, mercoledì 12 prima nazionale di Pluto, l’ultima commedia di Aristofane, centrata sul dio Denaro, portata in scena da I Sacchi di Sabbia, compagnia nata a Pisa nel 1995, che si distingue nel panorama della scena teatrale italiana per la capacità di far incontrare tradizione popolare e ricerca culturale, esplorando linguaggi in bilico tra le arti. Sabato 15 il premio Ubu Mario Perrotta dirige e interpreta Come una specie di vertigine, omaggio e indagine intorno all’opera di Italo Calvino.
Per la DANZA, mercoledì 12 Virgilio Sieni presenta Satiri, un’esperienza sulla forza che ancora oggi produce l’antichità classica sull’uomo moderno, offerta da un artista in grado di creare atmosfere che toccano la coscienza dello spettatore. Già direttore della Biennale di Venezia, Settore Danza, Virgilio Sieni ha ricevuto per tre volte il premio UBU (2000, 2003, 2011); nel 2011 il premio Lo Straniero e nel 2013 è stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et de Lettres dal Ministro della cultura francese. Giovedì 13 torna a Sansepolcro Marco Augusto Chenevier / Cie Les 3 Plumes con la prima nazionale di Bach à la carte! improvvisazione interattiva con il pubblico per la costruzione di una coreografia. Marco Augusto Chenevier, coreografo, danzatore, regista e attore, nei suoi lavori sviluppa una ricerca che attraversa i codici linguistici, creando originali ibridi nati dalla fusione tra i generi. Sabato 15 Nicola Galli, coreografo, danzatore, light e costume designer sostenuto da Tir Danza, in Ultra, indagine coreografica sul rapporto tra uomo e natura nelle profondità di uno spazio sotterraneo che si trasforma in caverna, cratere e palude.
Diverse le OSPITALITÀ INTERNAZIONALI. Martedì 11, Julian Hetzel & Ntando Cele in SpAfrica, esperienza ibrida tra teatro, arte e musica che indaga la mercificazione di beni concreti e immateriali, quali l’identità e il background culturale. Julian Hetzel, uno dei più noti artisti visivi e performer contemporanei, sviluppa lavori che hanno una dimensione politica e un approccio documentaristico. La perfomer sudafricana Ntando Cele nporta avanti una ricerca che sfida i confini tra teatro fisico, installazione video, concerto e performance. A seguire, prima nazionale di La scelta, dispositivo teatrale di Roger Bernat con la compagnia Qui e Ora, scritto da Roberto Fratini. Il racconto e la messa in scena dei processi decisionali e di selezione delle molte direzioni artistiche partecipate, nate sul modello dei Visionari di Kilowatt, che si sono estese alla rete under 30 del Network Risonanze. L’artista catalano Roger Bernat è conosciuto in Europa e nel mondo per la sua capacità di creare dispositivi in cui il pubblico dà forma alla performance. Giovedì 13, Betty Tchomanga, danzatrice e coreografa francese di origine camerunense, presenta in prima nazionale Mascarades, parabola ecologista ispirata all’antico culto africano di Mami Wata, dea dell’acqua, carica di potere e sessualità. Sabato 15 è la volta della prima nazionale di Migrena 2×2, di Yotam Peled, una sfida performativa tra preghiera e rave, interpretazione contemporanea della storia del profeta Giona. Yotam Peled, coreografo e performance artist queer nato nell’89 in Israele, dal 2015 vive a Berlino dove lavora con diversi artisti europei.
Un articolato programma di INCONTRI e CONVEGNI arricchirà la programmazione del festival. Mercoledì 12 si terrà “Metodi senza tecnica. Roger Bernat nell’era della partecipazione“, dedicato all’opera e ai temi attraversati da Roger Bernat, con presentazione del volume “Il teatro dentro la Storia: dalle Torri Gemelle alla pandemia” di Rodolfo Sacchettini. Si rinnova la collaborazione con Fondazione Progetto Valtiberina che, anche quest’anno, propone la Piazza dei Beni Comuni, 3 incontri dedicati alle declinazioni del tema della sostenibilità. Sono previsti approfondimenti e testimonianze utili ad accrescere la conoscenza dell’economia civile e delle esperienze virtuose presenti sul territorio della Valtiberina, con un focus sui distretti dell’economia civile. La Piazza dei Beni Comuni si inserirà nella cornice di “Soluzioni civili”, percorso promosso da Fondazione Progetto Valtiberina in collaborazione con Legambiente Nazionale. A conclusione delle serate la PROGRAMMAZIONE MUSICALE, che si svolgerà dalle ore 23 ai Giardini di Piero, a cura di effetto k e in collaborazione con Associazione culturale Cautha.
A CORTONA
Fra le peculiarità di Cortona la danza urbana, il circo contemporaneo e i due progetti di teatro/danza digitale.
PROGETTO SPECIALE che accompagnerà il festival coinvolgendo lo spettatore, da mercoledì 19 a domenica 23, Opium clippers di Glej Theatre / Neja Tomšič, artista visiva slovena, narratrice, performer e creatrice di rituali che lavora con il disegno, gli oggetti e il suono. Una cerimonia del tè per 10 spettatori, dove narrare le storie coloniali e i conflitti internazionali, tra la seconda metà del XVIII e il XIX secolo.
Per la programmazione di TEATRO, mercoledì 19, Lorenzo Marangoni e Niccolò Fettarappa in Solo quando lavoro sono felice, ironica conversazione su soldi, capitalismo, tempi di vita e di lavoro che ha ottenuto la Menzione speciale al bando Forever Young 2021/2022. A seguire la compagnia Malorni Amendola, presenta in prima nazionale La faglia, di Adèle Gascuel, spettacolo attualissimo che mette in scena riflessioni per affrontare la crisi ambientale. Giovedì 20 andrà in scena la prima nazionale di Di ridere di piangere di paura, scritto, diretto e interpretato da Gioia Salvatori, ironico viaggio dentro di sé, per superarsi e accorgersi del mondo. Gioia Salvatori, attrice e autrice romana, da anni porta avanti il progetto Cuoro, contenitore satirico sul web e spettacolo teatrale. Venerdì 21 Cubo Teatro presenta Sid – fin qui tutto bene, vincitore di In-Box, una riflessione quanto mai urgente sulle conseguenze della società dello spettacolo sulle giovani generazioni. A seguire, madalena reversa in Manfred, live-set performance dal sapore post-romantico dove l’opera di Byron, scritta nel 1816, da vita a una riflessione ecologica, spirituale, esistenziale. Sabato 22 prima nazionale di Pier Pier Pier, di Filippo Capparella e Omar Giorgio Makhloufi, vincitore del premio nazionale Cantiere Risonanze 2022. Due ragazzi impauriti tentano di scovare le ragioni di un sentimento di alienazione che affligge un’intera generazione. Nella stessa sera anteprima della Compagnia Berardi Casolari LidOdissea, drammaturgia originale che prosegue e approfondisce la riflessione sulla società contemporanea, a partire dallo studio dell’Odissea. Tra gli spettacoli più importanti della compagnia Amleto take away (2018) che vale a Gianfranco Berardi il Premio Ubu come miglior attore. Domenica 23 anteprima del nuovo lavoro di Psicopompo Teatro, compagnia che esplora le drammaturgie contemporanee, a partire dal drammaturgo argentino Rafael Spregelburd, in Lei non sa cosa vuole, ironico affresco del rapporto di Freud con le sue donne.
Per La DANZA, giovedì 20, Igor X Moreno X Collettivo Mine in Beat forwar. Gesti, espressioni, posture quotidiane in una coreografia ipnotica, cavalcando una colonna sonora di musica techno. Beat Forward segna la collaborazione tra Igor x Moreno, firma dei coreografi Igor Urzelai e Moreno Solinas e Mine, collettivo di danza che nasce dall’incontro artistico fra Francesco Saverio Cavaliere, Siro Guglielmi, Fabio Novembrini, Roberta Racis e Silvia Sisto. Sabato 22 Michele Ifigenia Colturi / Tyche presenta Cuma, un solo coreografico interpretato da Federica D’Aversa attorno alla figura della Sibilla, figura profetica con un ultimo messaggio divinatorio.
Domenica 23 La nuova abitudine, di Claudia Castellucci, ci porterà nel cuore di una secolare tradizione dell’Europa Orientale, una danza basata sullo Znamenny, un antico canto liturgico ortodosso che si fonde con la tradizione rurale della musica russa. Insieme ai danzatori, sul palco, la vocalità del Coro di musicaAeterna di San Pietroburgo. Claudia Castellucci, drammaturga, coreografa e didatta, ha ricevuto il Leone d’Argento (Sezione Danza) alla Biennale di Venezia nel 2020. A chiudere la programmazione del festival, domenica 23, la prima nazionale di Vertigine della lista, di Sosta Palmizi e Qui e Ora, performance nata dall’incontro con l’omonimo saggio di Umberto Eco. Uno dei più importanti danzatori e coreografi italiani, Giorgio Rossi, incontra l’ironia della compagnia Qui e Ora, spesso acida e tagliente, e trova nuova espressione nel far reagire tra loro i corpi delle/del performer.
Tra le novità del programma di Cortona gli spettacoli di breve durata di DANZA URBANA in Piazza della Repubblica. Giovedì 20 Parini Secondo X Bienoise in Speed, con coreografie e musiche ispirate al fenomeno della Para Para e dell’Eurobeat, diffusosi negli anni ‘90 nei club di Tokyo, spettacolo selezionato alla Vetrina della Giovane danza d’autore 2022. Venerdì 21, EM+ | Emanuele Rosa & Maria Focaraccio in All you need is, performance dove tre danzatori esplorano i balli di coppia tradizionali quali il tango, il valzer, la salsa, mettendo in discussione la logica binaria dominante. Sabato 22 Rosaria Di Maro e Noemi Caricchia in Come neve, coreografia di Adriano Bolognino, vincitrice del bando Danza Urbana XL 2023, indossano un prezioso ricamo fatto a mano e danno vita a una creazione unica. Adriano Bolognino, danzatore e coreografo napoletano, vince il premio Danza&Danza Coreografo Emergente 2022.
Le OSPITALITÀ INTERNAZIONALI, si aprono mercoledì 19 con il coreografo svizzero americano Joshua Monten con la prima nazionale di Come fare cose con le parole, un accattivante passo a due tra danza e linguaggio scritto, tra corpi e lettere. Venerdì 21 prima nazionale di Together Alone, della coreografa e danzatrice ucraina Yana Reutova, danzatori ucraini, cechi e burkinabé danno vita a un progetto coreografico per indagare i confini della nostra individualità. Sabato 22, Evangelos Biskas, coreografo e performer di origine greca, presenta in prima nazionale In between, un solo coreografico che rivisita il suo diario onirico con posizioni bizzarre e spirali ondulatorie tra realtà e immaginazione.
Fra le peculiarità della programmazione a Cortona due lavori DI TEATRO/DANZA DIGITALE, nati in seno al progetto delle Residenze Digitali. Mercoledì 19 Teatrino Giullare in Drone tragico si concentra sull’esplorazione di miti antichi con nuove tecnologie, un progetto innovativo tra teatro e digitale in cui lo spettatore è guidato all’interno di una visione a 360 gradi che attraversa la traduzione che Pier Paolo Pasolini fece dell‘Orestea di Eschilo. Teatrino Giullare, fondato nel 1996 da Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti, crea spettacoli e progetti speciali per il teatro e l’arte, esplorando la drammaturgia tramite la continua sperimentazione di artifici scenici. Giovedì 20 un’immersione coreografica a 360° con gruppo nanou in Them – immagine movimento, coreografia di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci con Marina Bertoni e Michele Scappa. Un viaggio all’interno del dispositivo coreografico attraverso l’uso di action cam. gruppo nanou, nato nel 2004, nel 2022 è finalista al Premio Ubu con lo spettacolo Paradiso nelle categorie miglior spettacolo di danza e migliore scenografia.
In Piazza del Duomo, ogni sera, una selezione dei migliori artisti internazionali del CIRCO CONTEMPORANEO. Si inizia mercoledì 19 con circoPitanga in Corde nuziali, omaggio di un duo acrobatico all’amore. Giovedì 20, Daniel Warr in Dado classic. Con il nome d’arte “Dado”, Warr si è esibito in tutto il mondo e ha perfezionato il tono di ogni espressione con un repertorio di clownerie, magia e mimo con tecnica sopraffina. Venerdì 21 Patfield & Triguero in Gibbon, la messa in scena del processo di creazione dello spettacolo stesso, tra patterns ipnotici di giocoleria e virtuosismi di altissima tecnica. Sabato 22 Kolektivo Konica, compagnia di circo-teatro formata da sei artiste europee in La punta del mio naso, un racconto tutto al femminile in cui le sei acrobate ripercorrono le storie delle nonne per affermare le proprie individualità di donne circensi nel mondo contemporaneo. Domenica 23, Circo Pacco in Paccottiglia Deluxe, parodia del mondo del circo attraverso le vicende di due autentici cialtroni che cercano di guadagnarsi il centro della scena.
INCONTRI e CONVEGNI arricchiranno il festival. Si terrà da mercoledì 19 luglio a venerdì 21, “Chi ha paura del teatro digitale” l’opportunità dell’online per le performing arts, centrato sulle tecnologie e piattaforme digitali per la creazione artistica, e domenica 23 “Coming up Next. Pratiche di formazione e partecipazione per un nuovo pubblico” incontro pubblico della rete Risonanze
LA PROGRAMMAZIONE MUSICALE di Cortona si terrà alle ore 19 nel Chiostro di Sant’Agostino. In programmazione, concerti di Phill Reynolds, Eugenia Post Meridiem, Wisecrack, Hate Moss, Lotta.