Home Attualità Blogger alla scoperta della Valtiberina, tra nuovi media e promozione

Blogger alla scoperta della Valtiberina, tra nuovi media e promozione

Grande successo per il blog-tour in Valtiberina Toscana che ha toccato i comuni di Anghiari, Monterchi e Sansepolcro ed ha visto la partecipazione di quattro blogger di fama nazionale (Alessandro Bertini, Sara Cappellini, Giulia Golino, Giuseppe Flavio Pagano). L’esperienza dei blog-tour è un modo nuovo per rileggere la tradizione locale attraverso un linguaggio innovativo, in grado di raggiungere migliaia di utenti nelle rete.

Gli ospiti hanno alloggiato in alcuni agriturismi della zona che fanno parte del circuito “Campagna Amica” della Coldiretti di Arezzo.

La prima giornata è stata dedicata a Monterchi con la visita del centro storico, del Museo della Madonna e di Palazzo Marzocchi. Poi il gruppo si è spostato alla bottega del liutaio Marco Anedda e, da lì, alla collina di San Lorenzo per ammirare il tramonto sulla valle. La cena è stata presso il Ristorante de “La Pieve Vecchia”.

Il venerdì i blogger si sono divisi tra Sansepolcro e Anghiari. La mattina è stata dedicata al Museo di Aboca e alla visita di Caserma Archeologica, dove hanno potuto vedere all’opera i ragazzi e l’artista Olivier Grossetête mentre costruivano la torre di cartone. Per pranzo sono stati ospiti dell’Osteria “Il Giardino di Piero”. Il pomeriggio ad Anghiari è iniziato con la visita al Museo della Battaglia, un giro per le botteghe artigiane della Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana e dall’azienda tessile Busatti. Hanno poi partecipato ad un corso di cucina all’azienda agricola “Il Faggeto”

Il sabato è cominciato con un’immersione nella natura, prima all’Eremo di Montecasale e poi alla Riserva dell’Alpe della Luna, andando a visitare la Fattoria di Germagnano.

Il pomeriggio era dedicato allo “Scopri Sansepolcro”, con la visita del Museo Civico, la sede della Società Balestrieri, il Duomo di Sansepolcro e il suo campanile.  Per l’aperitivo, il gruppo è stato a Palazzo Inghirami dove era prevista la degustazione dei vini della Tenuta Fattoria di Grignano. La cena l’hanno trascorsa all’agriturismo “Il Podere di Violino”. La domenica, poco prima di ripartire, sono tornati al Museo Civico di Sansepolcro per ammirare le opere di Banksy.

Ecco alcune loro preziose impressioni:

“Quello che sembra un territorio piccolo come la Valtiberina toscana – ha dichiarato Flavio Giuseppe Pagano – ha rivelato una ricchezza straordinaria, da distretto turistico di prima grandezza. Non solo in storie da raccontare, esperienze, ma anche di bellezza ovunque volgessimo gli occhi. Porto con me lo stupore per le opere di Piero della Francesca, per le mura di Monterchi e Anghiari, per la vivacità di Sansepolcro, pronta a mettere in dialogo antico e moderno. Ovunque ci siamo trovati come persone di casa, non turisti, ma ospiti attesi. In Valtiberina abbiamo ritrovato la modernità che sa parlare con i nonni delle piazze, degli chef che vanno a raccogliere le verdure sul campo, di chi spedisce il proprio olio in Giappone ma vive a cinque minuti dal suo oliveto. I luoghi che ho visto non sono solo musei, ma è storia che si scrive tutti i giorni con le stesse ambizioni di quando si combatteva, e si vinceva, sulla piana di Anghiari”.

“Quello in Valtiberina toscana è stato per noi un graditissimo ritorno in un territorio che sentiamo affine per genuinità e generosità – hanno dichiarato Sara e Alessandro del blog Girovagate (www.girovagate.com) – Un ritorno desiderato e non privo di belle sorprese come l’Aboca Museum e il Museo Diffuso di Sansepolcro o la visita agli agriturismi, là dove natura e uomo raggiungono il miglior equilibrio. Poi come non parlare di quelle conferme che regalano sempre grandi emozioni? L’Eremo di Montecasale, il museo della Battaglia, i capolavori di Piero…. Eh sí, per la Valtiberina toscana una sola visita non basta!”.

 

“Il tour di 4 giorni in Valtiberina Toscana – ha dichiarato Giulia Golino del blog Cook Eat Love ( www.giuliagolino.it)  –  è stato una vera e propria scoperta: vuoi perché è fuori dai circuiti classici e più conosciuti della Toscana, che però implicano più caos e prezzi più alti, vuoi perché effettivamente questa zona è ancora poco conosciuta, ma ciò non significa meno bella o meno interessante. Nei 4 giorni abbiamo avuto modo di vedere diversi aspetti: culturale, naturalistico, enogastronomico. Molto interessante è stato anche scoprire il tessuto produttivo con Aboca e l’azienda di tessili. Le guide sono state davvero brave, mai noiose o pesanti, anzi, sempre molto simpatiche e capaci di mantenere vivo l’interesse”.

 

 

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