In un momento delicato e importante per l’Ente Acque Umbro-Toscane (EAUT), che si trova alla vigilia delle nomine dei tre nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione, rappresentanti il Ministero, la Regione Toscana e la Regione Umbria, in qualità di consigliere dell’Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana, Roberta Giorni lancia un appello.
“Durante il Consiglio del 27 maggio scorso, venne approvata all’unanimità una mozione con cui si chiedeva con forza al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani di nominare all’interno dell’EAUT un consigliere rappresentante della Valtiberina – ha dichiarato la Giorni – in seguito è emerso che tre persone hanno presentato la loro candidatura per la Valtiberina e quindi ritengo indispensabile fare una scelta unica e condivisa e sostenerla con forza: questa è l’unica strada per ottenere un nostro rappresentante, visto anche che potrebbe essere il nuovo presidente dell’EAUT. Questa è un’occasione irripetibile e importantissima: la scelta, come venne detto durante il Consiglio, non deve essere condizionata dall’appartenenza politica o comunale, ma unicamente dalla motivazione e dall’impegno della persona da proporre, che potrà dedicarsi a tempo pieno a questo importantissimo incarico”.
La Giorni ha inoltre promesso un segnale forte e innovativo, sostenendo una scelta responsabile, svincolata dagli interessi dei singoli gruppi e mirata unicamente alla tutela della popolazione e del territorio.
Rivolgendosi al presidente Giani ha poi aggiunto:
“Presidente, è indispensabile un incontro tra lei e i sindaci dell’Unione dei Comuni della Valtiberina toscana allo scopo di trovare una sintesi che sia condivisa. Va sottolineato che la Valtiberina toscana non ha mai avuto un proprio rappresentante all’interno dell’EAUT, contrariamente alla Regione Umbria che ha sempre avuto un suo rappresentante proveniente dalla Valtiberina umbra. Questo è grave, considerato che questo territorio, in cui si trova la diga di Montedoglio, ha pagato e sta pagando un prezzo alto, legato anche a rischi come quello corso a fine 2010, con il crollo dei conci del muro di sfioro. Credo che sarebbe un atto di giustizia nei confronti del nostro territorio.”