Il tracciato dello Spino farà quest’anno il tris: dopo la strepitosa cronoscalata motociclistica di fine maggio e in attesa di quella automobilistica di settembre, anche i partecipanti alla Modena Cento Ore Classic – manifestazione riservata alle auto storiche che unisce l’agonismo con la storia, la tradizione e le bellezze del territorio italiano – si sono cimentati nei sei chilometri che dall’immediata periferia di Pieve Santo Stefano conducono fin quasi all’abitato di Montalone.
Il percorso, in stato di ottima manutenzione grazie agli interventi dell’amministrazione provinciale di Arezzo, è stato scelto dagli organizzatori del Canossa Events per la prova segreta che si è disputata nella mattinata di mercoledì 9 giugno e che assume tale
denominazione perché viene comunicata soltanto all’ultimo istante. Gli oltre centro equipaggi in gara hanno così avuto la possibilità di misurarsi in velocità a bordo di fiammanti vetture d’epoca:
i più veloci sono stati Paolo Marzatico e Federico Ferrari su Porsche 911 Carrera in 4’06”4, davanti al tedesco Michael Stoschek e al portoghese Tiago Monteiro (stessa vettura) in 4’19”3 e alla coppia britannica composta da Andrew Siddal e Seb Garcia Perez su Ford Escort in 4’22”2. La stupenda carovana è poi transitata da Arezzo ed è tornata in Alta Valle del Tevere scendendo da Anghiari e attraversando Sansepolcro e Città di Castello.
Per la quarta volta negli ultimi anni, la Cento Ore ha scelto la strada dello Spino, particolarmente gradita agli organizzatori, dove anche in passato era stata teatro di altre prove speciali.
Pieve Santo Stefano sta dunque ora per realizzare l’en plein motoristico con la sua manifestazione principe, sperando di poter riavere anche il pubblico. E comunque, anche nel secondo anno della pandemia i motori hanno continuato a rombare allo Spino contribuendo a mantenere una normalità nel calendario degli eventi di richiamo
anche per l’economia del territorio.