Parte dal 15 gennaio 2021 la vaccinazione ANTI-COVID, che per la prima fase sarà destinata agli operatori sanitari, socio sanitari ed alcuni soggetti più fragili, come gli ospiti delle residenze sanitarie assistite.
Essendo la logistica della distribuzione di questo vaccino estremamente delicata è stato previsto un apposito protocollo per prevedere con la massima precisione il numero di dosi necessarie per questa prima fase.
La vaccinazione non è obbligatoria, ma è necessario conoscere con anticipo la volontà dei singoli destinatari per poter indirizzare alla Regione il numero più preciso di dosi.
La Regione ha indicato con una mail, a tutti gli operatori le modalità per accedere ad una piattaforma dedicata a raccogliere le adesioni volontarie, inserendo i propri dati personali.
La quantità in arrivo in Toscana corrisponde, al momento, al numero totale di queste due fasce di popolazione, quindi circa 130.000 dosi.
L’adesione è volontaria e non è in alcun modo vincolante.
Sarà possibile aderire attraverso una piattaforma dedicata , inserendo i propri dati personali.
I singoli soggetti potranno esprimere il loro consenso a sottoporsi a questa prima fase vaccinale entro le ore 12 di venerdì 18 dicembre 2020.
Il primo vaccino disponibile sul mercato europeo, e quindi, nazionale è quello prodotto dalla Pfizer, alla quale EMA dovrebbe concedere l’autorizzazione il prossimo 29 dicembre. Tutte le informazioni ufficiali sulle caratteristiche del vaccino saranno quindi fruibili solo dopo quella data.
“Vorrei essere preciso, afferma il Direttore Generale della USL Toscana Sud Est Antonio D’Urso, che tale dichiarazione non è in alcun modo vincolante: ovvero coloro che eserciteranno l’opzione non saranno comunque vincolati all’obbligo di vaccinarsi se nelle prossime settimane dovessero cambiare idea.
E’ chiaro che ci stiamo muovendo in una situazione di emergenza, che richiede tempi strettissimi per le decisioni, ma questo non deve in alcun modo violare i principi scritti nell’articolo 32 della nostra Costituzione e nella Legge 219 del 2017, per cui ricordiamo a tutti che nessun trattamento sanitario può essere privo di consenso libero e informato della persona interessata, tranne nei casi espressamente previsti dalla legge. Questo, conclude il DG D’Urso, è un impegno che la Regione Toscana ha assunto fornendo a tutti i cittadini le informazioni che si renderanno disponibili sui vaccini anti-covid al fine di permettere loro di esercitare una scelta consapevole che tenga conto in egual misura della tutela della salute individuale e di quella della collettività.”