“Non è che ci svegliamo al mattino con la volontà di abbattere piante del perimetro cittadino. Anzi, questa pratica, quando attuata, è per noi dolorosa. Ma un’amministrazione seria ha il dovere di interessarsi della questione, predisporre le relative indagini strumentali affidate ad esperti del settore, valutarne i responsi e nel caso intervenire. Considerando due fattori fondamentali: che a Sansepolcro esiste un degrado del patrimonio arboreo che si protrae da tempo, oggettivamente da sanare, e che i comuni sopra i 15000 abitanti sono sottoposti oggi a criteri ambientali minimi anche per il verde pubblico. Tenendo sempre a mente la tutela della sicurezza accompagnata dal progetto di riqualificazione ambientale, che marciano di pari passo”. Fabrizio Innocenti, sindaco di Sansepolcro, interviene così in merito agli interventi sul verde pubblico cittadino.
“Già nel luglio dello scorso anno” dichiara il sindaco “comunicammo con dovizia di particolari i passi obbligati che avremmo compiuto sull’argomento. Dopo la caduta di un tiglio avvenuta nel mese di maggio in viale Vittorio Veneto, avviammo coscienziosamente un’ampia verifica sulla stabilità delle alberature, incaricando una ditta specializzata, la D.r.e.a.m. di Pratovecchio, che dopo accurato monitoraggio ci fornì la diagnosi completa. Gli interventi immediati riguardarono allora le alberature poste in viale Vittorio Veneto considerate a forte rischio di stabilità. Ma l’ampia e circostanziata relazione rilasciataci dalla stessa D.r.e.a.m. poneva l’accento anche sulla situazione al giardino Piero della Francesca”.
In quel documento si legge al proposito che ‘Nel giardino in questione sono state riscontrate problematiche inerenti all’asimmetria e alla limitazione nello sviluppo della chioma e sono state riscontrate piante in forte stato di deperimento irreversibile. Per alcune di queste è stato prescritto il loro abbattimento a causa appunto del loro forte stato di deperimento, con presenza di ramificazioni secche, chioma rada e scarsamente vitale. Per un’altra è stato prescritto l’abbattimento a seguito di un’analisi dendrodensimetrica che ha evidenziato la forte alterazione xilematica al colletto oltre ad una inclinazione del fusto verso la strada adiacente, via Giovanni Buitoni’.
“Successivamente” continua il sindaco “riconoscendo l’importanza storica del giardino di Piero della Francesca, dopo apposito bando predisposto recepimmo con favore il progetto di riqualificazione arborea, messa in sicurezza delle alberature e manutenzione straordinaria delle fontane presenti sul posto da parte di Aboca spa. Un’entità questa che fonda da sempre la sua opera e la sua attività sul rispetto dell’ambiente, aspetto che come detto in precedenza sta a noi particolarmente a cuore e pertanto vigileremo sino al compimento del percorso nei termini autorizzati dalla Soprintendenza e nell’interesse della comunità. Il soggetto affidatario ha presentato uno studio agronomico e di riqualificazione arborea per il ripristino dell’area e l’adozione delle misure urgenti connesse alla messa in sicurezza di tale spazio. Con relazioni, commissionate anche in questo caso a figure specializzate, che collimavano con quanto già espresso in precedenza dalla D.r.e.a.m. Il tutto corredato, e qui siamo al capitolo della riqualificazione, con i nuovi inserimenti a verde in sostituzione degli alberi da abbattere. Citando anche il fondamentale parere positivo espresso dalla Soprintendenza sul progetto presentato da Aboca”.
“Comprendiamo che l’abbattimento di un albero può generare tristezza e ripeto che pure a noi appartiene questo stato d’animo” conclude il sindaco Fabrizio Innocenti “ma ripeto che un’amministrazione comunale coscienziosa ha il dovere di occuparsi anche di tali questioni, soprattutto se da tempo nessuna amministrazione precedente se n’era mai occupata a fondo. Non per semplice diletto, ma con l’obiettivo di tutelare la sicurezza cittadina e accompagnando comunque qualsiasi azione da intraprendere con la volontà di sostituire e riqualificare ogni singola area oggetto dei provvedimenti. Supportati da analisi e relazioni circostanziate redatte da esperti del settore verso i quali è naturale rivolgersi in simili contesti e in cui nutriamo massima fiducia. E dalla proposta progettuale da parte di un marchio che ha nel suo dna la tutela ambientale”.