Grande successo ad Anghiari per l’inaugurazione della mostra “Il Papa Guerriero Giuliano della Rovere e gli uomini d’arme di Anghiari” accolta dal 22 maggio al 25 settembre 2022 nel Museo della Battaglia. Si tratta della terza esposizione del 2022 di Terre degli Uffizi, il progetto di Fondazione CR Firenze e Gallerie degli Uffizi che vede Anghiari protagonista e che segna l’inizio di una stagione estiva che vede in programma ben 85 eventi.
L’obiettivo è quello di continuare ad incrementare i flussi turistici, ripartendo da quelli stranieri, parzialmente limitati dalle restrizioni della pandemia. La mostra appena inaugurata si pone in stretto dialogo con l’esposizione precedente che ha visto un grande intessere da parte del pubblico, registrando un notevole incremento di visitatori e un forte interesse per la tematica trattata. Quest’anno l’esposizione si arricchisce con il prestito di altre opere, tra cui il ritratto di Papa Giulio II che ci permette di proseguire nella cornice degli stretti legami che il notabilato di Anghiari seppe intessere con le personalità più in vista del tempo.
“Siamo orgogliosi dell’interesse che i flussi turistici stanno dimostrando di avere nei confronti del patrimonio storico artistico di Anghiari – ha dichiarato il sindaco di Anghiari Alessandro Polcri – c’è entusiasmo e partecipazione, i numeri sono in crescita e la mostra che abbiamo appena inaugurato è solo il primo passo verso l’apertura di una stagione estiva ricca di eventi che avranno un forte impatto in termini di visite. Un ringraziamento speciale lo devo al direttore del museo Gabriele Mazzi che ha saputo in questi anni ri-scoprire alcune delle pagine più belle ma sopite della storia di Anghiari, che trovano la ribalta grazie a questa iniziativa di Le Gallerie degli Uffizi e della Fondazione CR Firenze. Un grazie VA anche a Eike Dieter Schmidt, direttore della Galleria, che in questi anni ha acceso i riflettori su Anghiari contribuendo a farla diventare una cittadina di fama internazionale. E ‘ poi doveroso sottolineare il grande contributo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che tramite il Dipartimento di Studi Umanistici ha fatto sue queste tematiche per uno studio più approfondito sull’argomento, non solo anghiarese, della società quattrocentesca”.