di Eleonora Francini
Il Nord trionfa. La classifica sulla qualità nella vita nelle province italiane, compilata da Italia Oggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, recita che nel 2021 le prime cinque città dove si vive meglio sono tutte settentrionali. I parametri utilizzati per condurre l’indagine sono nove: affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, istruzione formazione capitale umano, popolazione, reddito e ricchezza, sicurezza, sistema salute e tempo libero.
A conquistare la vetta è la città di Parma, che ha fatto importanti passi da gigante rispetto al 2020; seguono Trento, Bolzano, Bologna e Milano.
Spicca in negativo il piazzamento della Capitale. Roma, infatti, è la sola tra tutte le grandi città ad essere fuori dal gruppo delle migliori province.
In fondo alla classifica delle città più vivibili si piazza gran parte del Sud. Il parametro che ha pesato di più, in questo caso, è legato alla dimensione dei servizi. Le città interessate sono: Siracusa, Foggia, Napoli e Crotone.
Per quanto riguarda la Toscana, importante è il salto compiuto da Firenze, che da 31esima è passata in sesta posizione, mentre Prato è tra le città che hanno perduto posizioni. Siena, invece, si conferma al primo posto nella classifica del tempo libero e turismo, confermando i piazzamenti conseguiti nelle passate edizioni
Per quanto riguarda il parametro reddito, la frattura Nord-Sud è ben visibile. In testa troviamo ben cinque città del Nord: Milano seguita da Trieste, Bologna, Parma e Bolzano. Le ultime cinque, invece, sono tutte città del Sud: Cosenza, Catania, Agrigento, Napoli e Crotone.
Solo sulla sicurezza il Nord non sembra andare benissimo, soprattutto per il fatto che le città sono molto popolose: chiude la classifica Milano al 107esimo posto.
Per quanto riguarda l’ambiente, la prima classificata è Reggio Emilia seguita da Pordenone, Mantova e Parma, mentre in termini di salute pubblica la provincia più virtuosa è quella di Isernia.
Infine, per il parametro riguardante il disagio sociale (che tiene in considerazione gli incidenti sul lavoro, il tasso di suicidi e la disoccupazione), la provincia capofila è Matera, seguita da Agrigento, Avellino, Salerno e Caserta.
