Come comunità culturale e politica non possiamo che manifestare entusiasmo e apprezzamento per la mostra fotografica su Frida Kahlo. Di certo, in un periodo ancora difficile come quello che stiamo vivendo, questa proposta potrà contribuire ad animare l’estate e ad attirare visitatori nei prossimi mesi. Oltre a ciò crediamo che la ricca ricostruzione della biografia di questa grande artista potrà essere una preziosa occasione per riportare l’attenzione su alcuni temi che ben si legano al suo nome: dalla piena emancipazione e valorizzazione della donna alla lotta all’omologazione culturale, la vita di Frida Kahlo è in grado di fornire stimoli di straordinaria attualità.
In particolare a Sansepolcro dove in questi anni, sotto la guida dell’assessore Catia Del Furia, la Commissione Pari Opportunità ha svolto un importante lavoro che è andato anche in tale direzione, la nostra comunità potrà beneficiare di questa occasione per produrre ulteriori, significative ricadute culturali. Dalla mostra potranno infatti originarsi attività e iniziative che, a partire dall’esempio della Kahlo, potranno infondere maggiore consapevolezza sui temi citati sopra.
Allo stesso tempo, l’ostinata tendenza a ripudiare il conformismo e gli pseudo-valori di una società che già nella prima metà del XX secolo iniziava ad appiattirsi sul modello del pensiero unico, ci sollecita a riportare nel dibattito politico odierno alcuni vitali quesiti critici: le colonne portanti della società contemporanea, i suoi tratti dominanti che si ritrovano a tutte le scale, sono davvero non rifondabili?
Tra i riverberi della Rivoluzione messicana, con i nomi di Emiliano Zapata e Pancho Villa che riecheggiano dalle foto che inquadrano Frida, forse non è del tutto fuori luogo ricordare a noi stessi e al mondo che probabilmente certe idee potrebbero ergersi ancora dal sepolcro del presente per tracciare, in maniera orgogliosa e consapevole, una prospettiva su un avvenire migliore. Una svolta innovativa per la cultura della nostra città? Insieme… Possiamo!